Caregiver familiari, la legge è pronta ma l’approvazione slitta al 2026
Dopo oltre 15 anni di attese e discussioni legislative, l’Italia compie finalmente un grande passo avanti verso il riconoscimento giuridico e il sostegno concreto dei caregiver familiari, quelle persone che ogni giorno si prendono cura di un familiare non autosufficiente o con disabilità. Il disegno di legge, presentato al Dipartimento per gli Affari Giuridici e Legislativi della Presidenza del Consiglio e in attesa di essere discusso nel prossimo Consiglio dei Ministri, segna una svolta decisiva in questo settore, garantendo tutele, diritti, dignità e risorse economiche fino ad ora mancanti.
Nonostante il testo governativo sia pronto, si prevede che la legge sarà approvata non prima di giugno-luglio 2026. I tempi stimati per completare l’iter legislativo, compresi i passaggi alla Presidenza del Consiglio, al Parlamento e alle Commissioni competenti, oscillano tra otto e nove mesi. Il 2026 sarà quindi un anno di lavoro sia legislativo sia amministrativo per rendere operativa la legge e avviare l’erogazione dei benefici, previsti a regime dal 2027. La ministra Alessandra Locatelli ha annunciato che si tratta di un percorso importante ma complesso, e che in questa legislatura sarà possibile giungere alla definitiva approvazione.
I caregiver sono i familiari conviventi o prevalenti che dedicano tempo, cure e attenzione a persone amate, spesso con fragilità o disabilità gravi, senza sostituirsi a loro ma accompagnandoli nel percorso di vita e cura. Come ha spiegato la ministra per le Disabilità, Alessandra Locatelli, in un’intervista a Sanità Informazione: “Chi ama e cura non vuole essere sostituito, ma accompagnato”. Questo principio fonda il disegno di legge, che nasce da un lavoro di sintesi e confronto tra istituzioni, associazioni, sindacati e stakeholder del Terzo settore per costruire una cornice normativa condivisa e concreta.
Il disegno di legge definisce le tutele specifiche per il caregiver familiare convivente, estendendo però risposte anche ad altri caregiver con modalità e intensità di cura diverse. Tra le misure più rilevanti:
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Diritti e Permessi: nuovi permessi retribuiti e congedi per chi assiste persone con disabilità o non autosufficienti, facilitando il bilanciamento tra lavoro e cura;
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Sostegno Economico: stanziamenti e bonus per rafforzare la sostenibilità economica del ruolo, inclusi contributi per agevolazioni fiscali e previdenziali;
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Sburocratizzazione: procedure più snelle e integrate nell’accesso ai servizi e alle risorse, con un approccio centrato sul progetto di vita dell’assistito e del caregiver;
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Riconoscimento Sociale: valorizzazione pubblica e istituzionale del ruolo fondamentale dei caregiver nel sistema di welfare e sanità.
Il disegno di legge è il frutto di un lungo percorso iniziato con l’istituzione di un tavolo tecnico interministeriale tra Ministero per le Disabilità, Ministero del Lavoro e altri enti, presieduto da Locatelli, che ha coinvolto attivamente le parti sociali e il mondo associativo. È una risposta attesa da circa 7 milioni di caregiver in Italia, che rappresentano una realtà vasta e tuttora poco riconosciuta. “Indietro non si torna” ha dichiarato la ministra nella speranza, aggiungiamo noi, che i tempi di approvazione non siano più lunghi del previsto, come tristemente siamo abituati in questo paese anche quando non si levano voci contrarie.
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