Responsabilità, competenze, formazione: in arrivo la riforma che riscrive il lavoro degli infermieri
Con il decreto del 13 novembre, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha autorizzato la presentazione alle Camere del Disegno di Legge: delega al Governo, professioni sanitarie, responsabilità professionale degli esercenti le professioni sanitarie. Il provvedimento rappresenta un passaggio legislativo che segue l’approvazione del Consiglio dei Ministri del settembre scorso del disegno di legge delega per il riordino della disciplina delle professioni sanitarie, riforma che coinvolge in modo significativo le professioni infermieristiche e ostetriche.
I punti fondamentali
La riforma si struttura in tre capi e nove articoli con l'obiettivo di potenziare il Servizio Sanitario Nazionale (SSN), garantire il personale necessario ai livelli essenziali di assistenza e aggiornare le competenze professionali in linea con le nuove esigenze tecnologiche e scientifiche.
Viene prevista la revisione degli ordini professionali per aumentarne efficienza, rappresentatività e valorizzare il loro ruolo sussidiario dello Stato.
Particolare attenzione al rafforzamento dell'attrattività del SSN, con misure per il personale in aree disagiate, incluse le isole minori, e il miglioramento delle condizioni lavorative tramite semplificazioni amministrative e riconoscimenti professionali.
Responsabilità professionale
La riforma modifica la disciplina penale della responsabilità professionale, introducendo un sistema che prevede la punibilità solo nei casi di colpa grave se il professionista si attiene a linee guida o buone pratiche clinico assistenziali adeguate al caso.
Nasce un quadro normativo che considera nelle valutazioni della colpa la scarsità di risorse, le condizioni organizzative, la complessità delle patologie, il ruolo in team multidisciplinari e le situazioni di emergenza.
In ambito civile si mantiene la distinzione tra colpa lieve e colpa grave, con quest’ultima riservata a prestazioni di speciale difficoltà.
Vengono posti criteri più chiari sul rispetto delle linee guida come norme inderogabili, rafforzando la tutela dei professionisti e dei pazienti.
Formazione e competenze
La riforma mira a ridisegnare i percorsi formativi, con attenzione alla formazione continua e specialistica.
Prevede un sistema nazionale di certificazione delle competenze che valorizzi le esperienze sul campo, adattando le competenze all’evoluzione dei bisogni di salute e delle tecnologie, incluse quelle legate all’intelligenza artificiale in sanità.
Impatto sulle professioni infermieristiche e ostetriche
Per le professioni infermieristiche e ostetriche la riforma può rappresentare una svolta in termini di:
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aggiornamento e riconoscimento delle competenze professionali con un sistema di certificazione e formazione continua più strutturato
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tutela legale grazie alla ridefinizione della responsabilità penale, con punibilità limitata alla colpa grave se si seguono le linee guida, riducendo il rischio di medicina difensiva
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rafforzamento dell'attrattività del SSN con incentivi, semplificazioni e riconoscimenti per contrastare la carenza di personale
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possibile riordino favorevole della libera professione infermieristica e ostetrica, con interventi su vincoli e restrizioni attuali
Iter istituzionale
Il disegno di legge è ora in avvio dell'esame parlamentare.
Dopo l’approvazione della legge in Parlamento, la riforma prevede una delega al Governo per l’emanazione di uno o più decreti legislativi entro il 31 dicembre 2026. Questi decreti definiranno nel dettaglio le disposizioni generali della legge, rendendole operative e coordinandole con le Regioni. La promulgazione della legge nel 2026 dipenderà dal rispetto di questi passaggi e tempistiche.
Andrea Tirotto
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