Profumi, plastica e make-up: la minaccia silenziosa che colpisce le future mamme
Un comunicato stampa della Federazione nazionale degli Ordini della Professione di Ostetrica (FNOPO) mette in guardia dal rischio sanitarioproveniente dagli interferenti endocrini (IE), sostanze chimiche invisibili e diffuse nell’ambiente che interferiscono con il sistema ormonale. Questi composti, presenti in cosmetici, alimenti, tessuti e materiali plastici, possono simulare o bloccare gli ormoni naturali, alterando processi vitali come sviluppo, crescita e riproduzione.
Particolarmente pericolosi in gravidanza, gli IE sono associati a malformazioni congenite, basso peso alla nascita, infertilità, endometriosi e tumori. Le sostanze più comuni includono bisfenolo A, ftalati, perfluorati, idrocarburi policiclici aromatici. L’esposizione avviene anche tramite arredamento, fumo di incenso, prodotti per la cura personale e giocattoli infantili, molti dei quali possono contenere sostanze vietate ma ancora presenti in prodotti extraeuropei.
La Dottoressa Nadia Rovelli, vicepresidente FNOPO, sottolinea nel documento il ruolo cruciale dell’ostetricanell’educazione e prevenzione, offrendo counseling mirato durante la fase preconcezionale e in gravidanza. L’ostetrica aiuta a identificare e limitare l’esposizione, consiglia scelte consapevoli come preferire prodotti senza ftalati, cotture salutari e detergenti naturali, promuovendo la salute materno-infantile e la tutela ambientale. Un rapporto di fiducia tra ostetrica e donna è fondamentale per motivare il cambiamento verso stili di vita sani e sostenibili.
La prevenzione dagli interferenti endocrini inizia dalle piccole azioni quotidiane, facilitate dalla vicinanza e competenza dell’ostetrica, figura chiave per garantire salute alle famiglie e alle future generazioni.
Andrea Tirotto
 
				 
							
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