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Incarichi al GOM: NurSind chiede lo stop, la sanità non può permettersi zone d’ombra

Giuseppe Provinzanodi
Giuseppe Provinzano
Pubblicato il: 20/12/2025

CalabriaNurSind dal territorio

Legalità e trasparenza sotto accusa al Grande Ospedale Metropolitano: i sindacati chiedono una sospensione immediata delle procedure

Reggio Calabria, 20/12/2025. La sanità pubblica non è un terreno neutro, né tantomeno una scorciatoia amministrativa. È un presidio di legalità che va difeso con rigore, soprattutto in territori che hanno già pagato un prezzo altissimo in termini di fiducia e credibilità. È da questa consapevolezza che nasce la presa di posizione forte e netta del NurSind, che insieme a Cisl Fp e Nursing Up denuncia gravi criticità nella procedura di conferimento di incarichi avviata presso il Grande Ospedale Metropolitano di Reggio Calabria. Una procedura che, nonostante segnalazioni formali già trasmesse, è arrivata alla calendarizzazione dei colloqui, sollevando interrogativi che non possono essere ignorati.

Secondo quanto denunciato dalle organizzazioni sindacali, siamo di fronte a una situazione politicamente e amministrativamente rilevante, perché il percorso selettivo prosegue in presenza di evidenti profili di incompatibilità che minano alla base la legittimità degli atti. Non si tratta di rilievi generici, ma di elementi puntuali che chiamano in causa il rispetto delle norme e delle indicazioni dell’Autorità nazionale anticorruzione.

NurSind sottolinea con forza che la presenza, tra i candidati ammessi, di soggetti che rivestono o hanno recentemente rivestito ruoli sindacali o di rappresentanza aziendale rappresenta una violazione chiara e inequivocabile dei divieti normativi vigenti.

Ancora più grave appare la composizione della commissione esaminatrice, guidata da un dirigente la cui posizione solleva dubbi oggettivi di compatibilità rispetto alla funzione svolta.

Per il NurSind non è accettabile che una procedura tanto delicata venga portata avanti come se nulla fosse, soprattutto in un contesto come quello calabrese, segnato da anni di commissariamenti, opacità amministrative e perdita di fiducia da parte dei cittadini e degli operatori sanitari. La trasparenza non è un optional, ma una condizione imprescindibile per garantire equità, merito e credibilità istituzionale.

Da qui l’appello diretto al commissario ad acta per la Sanità della Regione Calabria, investito di un mandato straordinario proprio per ristabilire legalità e rigore amministrativo. I sindacati chiedono un intervento immediato e pubblico affinché la procedura venga sospesa, siano verificate tutte le condizioni di compatibilità e legittimità delle commissioni e vengano adottati gli atti conseguenti nel pieno rispetto della legge e delle indicazioni Anac.

Per NurSind questa non è una battaglia corporativa, ma una vera e propria battaglia di civiltà e legalità. Difendere la sanità pubblica significa pretendere atti limpidi, scelte trasparenti e rispetto rigoroso delle regole.

In assenza di risposte rapide e concrete, il sindacato delle professioni infermieristiche ribadisce che agirà in tutte le sedi competenti, comprese quelle giudiziarie e di controllo. Perché la sanità non si difende con annunci o forzature, ma con procedure pulite e decisioni che reggano alla prova della legge e dell’etica pubblica.