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Sassari. La protesta dei lavoratori in sanità

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La Redazione
Pubblicato il: 26/09/2015 vai ai commenti

NurSind dal territorioSardegna

Come da programma si è svolta il 24 settembre l'assemblea del personale del comparto delle aziende Asl e Azienda Ospedaliera Universitaria di Sassari, convocata dalle OO.SS e dalle Rsu che da quasi un anno lavorano ormai incessantemente ed unitariamente per poter rappresentare alle dirigenze i problemi del comparto. Contestualmente si è animata una manifestazione il cui corteo ha percorso le strade intorno alla cittadella sanitaria. La partecipazione di lavoratori, pensionati e semplici cittadini è stata massiccia, oltre le aspettative. In particolar modo è stata impressionante la partecipazione all'assemblea che ha visto l'aula magna della Facoltà di Medicina gremita oltre i limiti della capienza che ha costretto centinaia di persone a seguire i lavori dai corridoi attigui.

Segretari territoriali ed Rsu hanno fatto i loro interventi esponendo le ragioni dell'assemblea e molti sono stati i contributi dei lavoratori che spronavano ad intraprendere forme di protesta più gravi, tanta è l'esasperazione per le condizioni di lavoro, i mancati riconoscimenti contrattuali, la condizione dei precari, la carenza degli organici, il blocco del turn over, ciliegina sulla torta dell'assessore regionale che gira la regione spiegando le sue ragioni facendo finta di capire quelle altrui.

Le strutture sanitarie sono infatti in forte difficoltà a causa della mancanza delle risorse e dell'organizzazione necessarie ad impedire la fila al pronto soccorso, le barelle nei corridoi, la mancanza di elementari presidi, l'incivile lunghezza delle liste d'attesa.

 

Un capitolo a parte lo merita la questione della legge di riordino della rete ospedaliera della regione Sardegna che vede nel nome del principio della razionalizzazione delle risorse, una modifica degli assetti ospedalieri che di razionale e antieconomico al momento pare avere ben poco considerata la totale assenza di riferimenti alla rete di servizzi assistenziali territoriali e domiciliari. In quest'ottica, grave preoccupazione esiste per la totale mancanza di un protocollo definito sull'incorporazione del presidio SS Annunziata e dei suoi lavoratori (1500 tra tutte le figure) nell'Aou. Due realtà distinte la cui integrazione rappresenta una sfida alla quale non ci si vuole sottrarre ma anzi farlo progettando un metodo ed un percorso che non penalizzi nessuno tantomeno il personale infermieristico già da troppo tempo alle prese con una devastante compromissione della busta paga e del salario accessorio.

Particolarmente insopportabile risulta inoltre la mancata erogazione della produttività del 2014 per ragioni amministrative che non possono essere accettate e tantomeno giustificate considerato che la Asl di Sassari ha una nutrita schiera di personale amministrativo alle sue dipendenze. Più grave ancora la situazione all'Università, dove la questione si inceppa sulla certificazione dei fondi ferma al 2007.

A questo deve aggiungersi la mancata elaborazione di un regolamento per l'attribuzione delle fasce nonostante esistano sia le proposte di parte pubblica e sindacale ma per la discussione del quale, si è rinviata la discussione a data da destinarsi. Il timore è che con il progetto di unione delle due aziende, chi porterà un credito lo vedrà perso tra i debiti dell'altro, con buona pace del personale che rischia di perdere tutto.

Erano anni che a Sassari non si vedevano manifestazioni così importanti tanto meno nell'ambito della sanità. Ai nuovi dirigenti va dunque il solo merito di essere riusciti a compattare i lavoratori e i suoi rappresentanti in un'unica forte voce di protesta i cui effetti non potranno che aumentare se questa voce non sarà immediatamente ascoltata.

 

Andrea Tirotto
Segreteria NurSind Sassari

 

- Leggi il documento finale votato all'unanimità dall'assemblea, QUI

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