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CORONAVIRUS. Codogno: probabile contagio per gli Infermieri del Pronto Soccorso. Come difendersi dal contagio?Il protocollo

Giuseppe Romeodi
Giuseppe Romeo
Pubblicato il: 22/02/2020

AttualitàCoronavirus

Dall'avvento della crisi sanitaria del Coronavirus, la nostra redazione si è occupata sin dal principio di diffondere notizie sicure, verificate e di divulgare linee guida, raccomandazioni ed indicazioni provenienti solo ed esclusivamente da fonti Istituzionali.

Adesso il virus è arrivato in Italia, potrebbero esserci dei Colleghi già contagiati a Codogno. Come difendersi???

 

In precedenti articoli (vedi articolo) ci eravamo occupati di divulgare le Linee Guida elaborate dalla Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali (SIMIT), che di seguito sintetizziamo:

 

Prima di far scattare l’allarme per un sospetto caso di Infezione da 2019-nCoV, è necessario rispondere a 4 domande fondamentali:

1. La persona è a rischio di esposizione a 2019-nCoV?

2. La persona è sintomatica?

3. Sono trascorsi meno di 14 giorni fra l’esposizione a rischio per 2019-nCoV e l’inizio della sintomatologia?

4. Il paziente è CRITICO?

 

Soltanto a questo punto…

se il paziente è nel TERRITORIO chiamare la Centrale Operativa 118 per attivare la procedura di centralizzazione del caso di “sospetta infezione da 2019-nCov” senza passare per il Pronto Soccorso, previo contatto con le Malattie Infettive di riferimento.

se il paziente è in un OSPEDALE DI RETE, contattare il Reparto di Malattie Infettive di riferimento

se il paziente è in PRONTO SOCCORSO, osservazione nel box di isolamento fino al trasferimento in MI/ICU.

 

COME VISITARE E GESTIRE I PAZIENTI?

 

Il Protocollo Infection Control - Scheda 3 raccomanda:

 

Visitare i casi sospetti di nCoV in un’area separata dagli altri pazienti;

Ospedalizzare il paziente in isolamento in un reparto di Malattie Infettive possibilmente in stanza singola facendo indossare al paziente una mascherina chirurgica se riesce a tollerala;

Limitare il numero di operatori sanitari, di familiari e di visitatori a contatto con il caso e registrare i contatti;

 

 

COME ISOLARE I PAZIENTI? QUALI MASCHERE UTILIZZARE PER PROTEGGERSI?

 

Applicare le precauzioni di isolamento da contatto e trasmissione per droplet:

â–¡ Mascherina chirurgica e protezione facciale

â–¡ Camice impermeabile a maniche lunghe non sterile e guanti

â–¡ Mascherina FFP2 in caso di procedure che possano generare aerosol

 

Si raccomanda di utilizzare strumenti monouso e strumentazioni portatili per evitare di muovere il paziente. Se necessario trasportare il paziente fuori della stanza di isolamento, usare percorsi predeterminati per minimizzare la possibile esposizione di personale sanitario, altri pazienti e visitatori.

Qualora il paziente venga posto in ISOLAMENTO DOMICILIARE FIDUCIARIO, sia il paziente che i familiari devono essere istruiti per applicare le precauzioni standard di biosicurezza, quelle per prevenire la trasmissione per aerosol e per contatto.

L’OMS raccomanda di utilizzare i seguenti disinfettanti: alcol etilico 70% per gli strumenti, acqua, detergente comune e sodio ipoclorito o altro disinfettante per la pulizia di ambienti e superfici.

 

Come abbiamo già ricordato in un precedenta articolo (visualizza) è stato creato un NUMERO VERDE MINISTERIALE ATTIVO 24 ORE SU "1500"

Lo stesso Ministero raccomanda chi crede di essere contagiato da Coronavirus a NON recarsi in ospedale ma chiamare il 112/118 per  attivare l'ambulanza che eseguirà un tampone a domicilio del paziente

 

Alcune Aziende come per esempio l'ASST Lodi, hanno già pubblicato da tempo delle procedure gestionali per l'identificazione e la gestione dei casi sospetti ed acclarati: clicca qui per visualizzare procedura Task Force Coronavirus dell'ASST Lodi

 

Da quanto si legge nei vari comunicati che le Aziende inviano ai nostri colleghi, le indicazioni rivolte agli Infermieri in genere sono i seguenti:

- tutti gli operatori sanitari chiamati ad assistere nelle prossime ore pazienti affetti da infezione da 2019 nCoV si atterranno alla procedure ministeriali ed aziendali;
- tutti gli operatori sanitari e i dipendenti che sono stati esposti durante il servizio a potenziale rischio di contagio (non avendo adottato, prima della diagnosi, i dispositivi di protezione individuale) sono stati individuati dal Servizio del Medico competente e saranno oggetto di monitoraggio, di misure protettive e di eventuali accertamenti, di cui sarà data pronta comunicazione nelle prossime ore;
-  tutti i casi di potenziale esposizione non professionale sono oggetto di censimento;
- il personale sanitario dipendente  non è tenuto alla permanenza al proprio domicilio in via precauzionale;
- si rammenta che, anche ai sensi del Codice Deontologico, in caso di calamità pubblica – quale quella di specie – vi è l’obbligo per il personale sanitario di presentarsi in servizio al fine di garantire la necessaria continuità assistenziale.

 

Sono inoltre disponibili:

infografiche ed indicazioni GIMBE per gestione Coronavirus

decalogo del Ministero della Salute per la prevenzione

Circolare Ministeriale per le scuole

parere CNR Pavia: 95% dei casi guarisce senza complicanze

 

 

Il nostro auspicio è che la notizia dell'effettivo contagio dei Colleghi Infermieri e dei Medici ci Codogno non trovi reale fondamento nei fatti

e che la situazione generale possa tornare al più presto alla normalità