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Le TAC possono causare cancro al cervello da radiazioni nei bambini e giovani adulti?

Giuseppe Romeodi
Giuseppe Romeo
Pubblicato il: 17/02/2023 vai ai commenti

Professione e lavoroStudi e analisi

L’esecuzione di TC su bambini e giovani adulti è aumentata notevolmente dagli anni '90, sebbene dal 2010 circa si sia cominciato a frenare, tanto che ormai i tassi di esecuzione si sono stabilizzati, se non addirittura diminuiti. Le TC sono indubbiamente utili per innumerevoli pazienti perché forniscono preziose informazioni diagnostiche, ma nonostante gli sforzi continui come ImageGently e le raccomandazioni della Commissione Internazionale per la protezione radiologica, molti esami TC vengono eseguiti inutilmente e le evidenze dimostrano che sono possibili riduzioni senza compromettere l'accuratezza diagnostica.

 

In questo studio, denominato "Brain cancer after radiation exposure from CT examinations of children and young adults: results from the EPI-CT cohort study" pubblicato da Hauptmann e colleghi su The Lancet il 24 January 2023 sono stati assemblati i dati di nove paesi europei per questo studio di coorte.

I partecipanti idonei erano stati sottoposi ad almeno un esame TC prima dei 22 anni tra il 1977 e il 2014, non avevano una precedente diagnosi di cancro o tumore cerebrale benigno ed erano vivi e senza cancro almeno 5 anni dopo la prima TC.

 

Punti di forza dello studio

• Gran numero di pazienti esposti che forniscono una maggiore stabilità statistica e IC più ristretti rispetto a coorti più piccole;

• utilizzo di registri di tumori di lunga data e di alta qualità per l'accertamento dei casi;

• analisi multinazionali che forniscono un confronto dei risultati tra paesi;

• l'approccio di ricostruzione della dose più completo per gli studi CT disponibile fino ad oggi.

Le analisi di sensibilità hanno valutato diversi fattori che potrebbero falsare le stime del rischio.

 

Potenziali limiti

• Causalità inversa;

• tutti i partecipanti avevano problemi medici sospetti o reali per i quali era indicato un esame TC.

Questi problemi potrebbero, in teoria, essere i primi sintomi di un cancro al cervello successivamente diagnosticato.

 

Risultati

Sono stati identificati 948.174 soggetti di cui 658.752 (69%) erano eleggibili per lo studio.

Il 56% erano maschi e il 44% erano femmine. Durante un follow-up mediano di 5·6 anni (IQR 2·4–10·1), si sono verificati 165 tumori cerebrali, di cui 121 (73%) gliomi. La dose cerebrale cumulativa media, ritardata di 5 anni, era di 47,4 mGy (DS 60,9) tra tutti i partecipanti  76,0 mGy (100,1) tra le persone con cancro al cervello. Una significativa relazione lineare dose-risposta è stata osservata per tutti i tumori cerebrali per i gliomi separatamente.

I risultati sono stati robusti quando il follow-up è cominciato dopo i 5 anni dall’esecuzione e quando sono stati esclusi i partecipanti con tumori probabilmente non precedentemente segnalati.

 

I risultati dello studio sottolineano la necessità di aderire ai principi di base della radioprotezione in ambito medico; vale a dire, la necessità di giustificare le procedure diagnostiche che coinvolgono radiazioni ionizzanti (che la procedura sia appropriata e conforme alle linee guida nazionali e internazionali) e l'ottimizzazione dei protocolli di scansione (che la dose dovrebbe essere la più bassa ragionevolmente ottenibile). Nonostante i vari sforzi per la riduzione della dose, la TC rimane il principale contributo alla dose di radiazioni mediche diagnostiche della popolazione, in particolare nei paesi a reddito medio e alto.

 

Il rischio più elevato di cancro al cervello dopo esposizione a radiazioni ionizzanti è paragonabile ai risultati per i tumori del SNC tra i sopravvissuti alle bombe atomiche, in cui solo un tipo di tumore del SNC (schwannoma) ha mostrato una tendenza significativamente decrescente nell'ERR con l'aumentare dell'età all'esposizione. 

 

Considerazioni finali

EPI-CT fornisce un contributo nuovo e unico alle prove sui rischi di cancro da basse dosi di radiazioni a cui è esposto un gran numero della popolazione mondiale. Man mano che il follow-up viene aggiornato, lo studio continuerà a fornire prove uniche e tangibili per la protezione dalle radiazioni nel contesto dell'esposizione medica alle radiazioni.