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Il futuro della sanità italiana dipende dagli infermieri

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La Redazione
Pubblicato il: 18/09/2023 vai ai commenti

Lettere alla Redazione

Gentile Redazione,

Nella bellissima Italia, dove spensieratezza di questo periodo estivo dove l'arte e la cultura si fondono armoniosamente con il paesaggio, una realtà cupa e preoccupante sta emergendo nel settore sanitario. Mentre l'attenzione di questo favoloso periodo è focalizzata sulle bellezze naturali delle nostre terre, dietro le quinte si sta verificando un drammatico copione negativo a carico della professione infermieristica, accentuato da una retribuzione misera e un carico di responsabilità sovrumane.

Il Governo, sembra mancare di un chiaro indirizzo volto al miglioramento delle condizioni degli infermieri con il rischio sempre più concreto di cadere nell'ombra di un sistema sanitario che sembra non tener conto dell'emergente crisi infermieristica.

Sappiamo che senza un numero sufficiente di infermieri e in assenza di una seria programmazione, non vedremo nè case e tanto meno ospedali di comunità indicate come la soluzione alle criticità del nostro sistema sanitario e previste dal Pnrr. E’ anche certo che le politiche di reclutamento del personale attualmente disponibile con le risorse messe a disposizione dal nostro governo non sembrano assolutamente decollare, non basteranno a soddisfare nemmeno il fabbisogno necessario degli ospedali, nell’emergenza, ancorché a potenziare l’assistenza domiciliare.

La grave criticità dalla professione infermieristica sta generando un vuoto sempre più allarmante. Giorno dopo giorno, colleghi con passione e dedizione lasciano il campo, aggiungendo alla sfida già ardua dei pensionamenti. Ci troviamo di fronte a una situazione in cui il numero di uscite supera drasticamente quello delle nuove entrate, un divario destinato a dilatarsi in futuro.

Un ulteriore aspetto critico è il tasso dato dalle presenze degli studi infermieristici.

Tra coloro che intraprendono questo percorso, sono sempre meno, un dato che dovrebbe far riflettere su possibili cause e soluzioni.

L'Italia, con la sua popolazione di anziani, si trova di fronte a una sfida monumentale. La prevalenza di patologie croniche e fragilità richiede un numero significativo di infermieri per affrontare le complesse esigenze assistenziali. Nei pronto soccorso, la stragrande maggioranza dei pazienti sono codici bianchi e verdi, richiedendo una strategia di smistamento e gestione mirata che al momento sembra mancare di una visione chiara e di una pianificazione adeguata.

Non possiamo restare inerti di fronte a questa crisi imminente. In queste terre, dove storia e futuro si intrecciano, dobbiamo alzarci e affrontare le sfide con determinazione. È necessario un piano concreto con una visione puntata nei riguardi della professione infermieristica, una visione chiara e una programmazione efficace per garantire un futuro sostenibile per gli infermieri.

Mentre ci apprestiamo ad affrontare queste sfide, noi, infermieri e i cittadini italiani, si devono impegnare a promuovere iniziative e a sollevare le nostre voci affinché la crisi infermieristica non venga più trascurata. È giunto il momento di agire, di creare un cambiamento che rispecchi il nostro impegno verso la salute e il benessere della nostra comunità.

Insieme, dobbiamo assolutamente tracciare un futuro migliore, l’infermieristica possa prosperare e riflettersi su chi riceve il nostro aiuto di cura.

Con determinazione e impegno, infermiere e cittadino, Leonardo Pizzolante