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Dentro il blocco operatorio: la CHECK-LIST

Paolo Filesidi
Paolo Filesi
Pubblicato il: 15/03/2024 vai ai commenti

NursingProfessione e lavoro

Dentro il blocco operatorio” è la nuova rubrica di InfermieristicaMente.

Approfondisci la complessità della professione infermieristica attraverso la nostra nuova rubrica giornalistica.

Esplora l'ambiente dinamico del Blocco Operatorio e analizza le storie di infermieri che operano in condizioni impegnative, offrendo un'assistenza cruciale durante le procedure chirurgiche. In un contesto caratterizzato da tecnologia avanzata e tempi serrati, gli infermieri assumono un ruolo centrale nell'assistenza pre, intra e post-operatoria.

La nostra rubrica offre un'analisi dettagliata delle competenze e delle responsabilità necessarie per svolgere efficacemente questa funzione essenziale nel contesto ospedaliero.

 

“Le procedure chirurgiche in paziente sbagliato o su parte del corpo sbagliata e le procedure errate possono causare gravi danni ai pazienti” così è scritto, evidenziato in giallo, nella prima pagina sulle “raccomandazioni per la corretta identificazione dei pazienti, del sito chirurgico, e della procedura” stilate dal Ministero della Salute.

L’obiettivo di queste linee guida è quello di evitare qualsiasi evento avverso legato alle varie fasi del processo operatorio, tra cui l’identificazione del corretto paziente e della corretta procedura.

Per far in modo che la verifica delle procedure di sicurezza sia svolta in modo standardizzato è nata la CHECK-LIST di sala operatoria, caratterizzata da una serie di attività da esaminare in modo tale da rendere più dinamica la fase dei controlli ma soprattutto per far sì che nulla di rilevante sia trascurato.  

La CHECK-LIST è divisa in tre fasi:

1° fase: SIGN-IN

Questa fase avviene prima dell’induzione all’anestesia, viene svolta da tutti i componenti dell’equipe e comprendente i seguenti controlli:

  • Identificazione del paziente, del sito chirurgico, della giusta procedura e il controllo dei consensi apti al tipo di intervento.

In caso in cui il paziente sia in una condizione fisica o psicologica non consona all’intervista è necessario coinvolgere i famigliari.

  • Sito chirurgico marcato.

In questo caso è necessario controllare se il sito dell’intervento sia marcato con un segno indelebile sulla cute.

  • Controlli sicurezza e pulsossimetro funzionante.

In questa fase, il nurse anestesista in collaborazione con l’anestesista, verificano il funzionamento dei device e di tutta la strumentazione anestesiologica comprendente il pulsossimetro.

  • Identificazione dei rischi del paziente.

Il nurse anestesista e il circolante in collaborazione con l’anestesista valuteranno i rischi di reazioni allergiche, di difficoltà delle gestioni delle vie aeree e di perdita ematica.

 

2° fase: TIME OUT

Questa fase si svolge dopo l’induzione all’anestesia e prima dell’incisione cutanea, partecipa tutta l’equipe ed è caratterizzata dai seguenti controlli:

  • Presentazione dell’équipe.

In questa fase tutti i componenti dell’equipe di dovranno presentare con i propri nomi e dichiarare il proprio ruolo.

  • Chirurgo, anestesista ed infermiere confermano l’identità del paziente, sede dell’intervento, procedura e corretto posizionamento.

Il chirurgo, l’anestesista e l’infermiere devono confermare a voce alta sia l’identità del paziente, la sede dell’intervento e il corretto posizionamento del paziente.

  •  Anticipazione di eventuali criticità.

In questa fase ogni componente (chirurgo, anestesista e infermiere), a turno, esamina le criticità del proprio programma operatorio, usando come esempio le domande nella check list.

  • Profilassi antibiotica.

In questa fase viene confermata la somministrazione dell’antibiotico ma soprattutto se lo stesso e stato somministrato 60 minuti prima dell’inizio dell’intervento chirurgico.

  • Visualizzazione immagini.

La visualizzazione delle immagini serve a garantire maggior accuratezza durante l’intervento chirurgico. Quindi bisogna accertarsi con l’equipe chirurgica se durante l’intervento la visualizzazione delle immagini sia necessaria, in caso affermativo si procederà a confermare le immagini richieste.

 

3° FASE: SIGN OUT

Questa fase ha come obbiettivo la conferma di tutte le informazioni relative all’intervento chirurgico.

Viene compilata nel lasso di tempo che va dalla fine dell’atto chirurgico e l’uscita del paziente dalla sala operatoria.

Ed è caratterizzata da i seguenti controlli:

  • L’infermiere conferma verbalmente insieme all’equipe operatoria:

Nome della procedura eseguita.

In questo caso l’infermiere ad alta voce riferendosi all’équipe chirurgica conferma la procedura eseguita.

Conteggio di strumenti, garze, bisturi, aghi e altro strumentario chirurgico.                            

In questa fase lo strumentista in collaborazione con l’infermiere di sala confermano ad alta voce l’avvenuto conteggio delle garze, aghi, bisturi strumenti e di altri device utilizzati. In caso in cui ci siano differenze nel conteggio finale bisogna avvisare l’equipe chirurgica per gli opportuni provvedimenti.

Etichettatura del campione chirurgico.      

L’infermiere di sala si accerta della giusta etichettatura del campione chirurgico: nome e cognome del paziente, data di nascita, n. cartella clinica e descrizione del campione.

Eventuali problemi legati all’uso dei dispositivi medici.        

In caso in cui un dispositivo medicale sia guasto o abbia creato disfunzioni bisogna avvisare il coordinatore in modo da identificare il dispositivo e di accertarsi del non utilizzo sino alla totale risoluzione del problema.

  • Revisione sulle criticità per la gestione post-operatoria.     L’infermiere, il chirurgo e l’anestesista revisionano gli aspetti importanti e le criticità legate ad eventuali problemi intraoperatori o anestesiologiche al fine di garantire un adeguata assistenza post-operatoria.
  • Profilassi tromboembolica. Si chiede conferma al chirurgo se è stato preposto il piano per la profilassi del tromboembolismo post-operatorio come da procedura aziendale. (device, farmaci…)

 

La check list una volta compilata deve essere firmata e datata e deve essere conservata con i dati clinici del paziente.

 

 

 Articoli precedenti:

Dall’infermiere circolante allo strumentista. Chi sono gli infermieri del blocco operatorio