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Vibrio vulnificus. La minaccia del batterio mangia carne arriva dal mare

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 20/08/2024 vai ai commenti

Professione e lavoroStudi e analisi

Il Vibrio vulnificus è un batterio appartenente al gruppo dei vibrioni, noto per causare gravi infezioni alimentari e cutanee. Questo microrganismo, definito spesso come "batterio mangia carne", può provocare condizioni estremamente gravi, a volte mortali, a seconda del modo in cui entra nell'organismo e dello stato di salute della persona colpita.

 

Dove si trova e come si contrae?

Il Vibrio vulnificus vive naturalmente in ambienti marini, come estuari, stagni salmastri e aree costiere, e la sua concentrazione aumenta durante i mesi più caldi, da maggio a ottobre. Il batterio può infettare l’uomo attraverso l'ingestione di molluschi e crostacei crudi o poco cotti, o penetrando nell'organismo attraverso ferite aperte esposte all'acqua contaminata. Le infezioni da Vibrio vulnificus si manifestano indicativamente dopo un periodo d'incubazione che varia dalle 12 ore ai 3 giorni.

 

Manifestazioni cliniche e rischi

Le infezioni da Vibrio vulnificus possono variare in gravità. Nella maggior parte dei casi, il batterio causa gastroenteriti che si manifestano con diarrea, nausea, vomito e dolori addominali. Tuttavia, in individui con un sistema immunitario compromesso o con malattie pregresse, l'infezione può degenerare in condizioni molto più gravi come la fascite necrotizzante, una rara ma pericolosa infezione che distrugge rapidamente i tessuti sottocutanei. Se il batterio entra nel flusso sanguigno, può causare sepsi, una condizione potenzialmente letale.

 

Quali sono gli altri Batteri Mangia Carne?

Il Vibrio vulnificus appartiene al gruppo dei cosiddetti "batteri mangia carne", tra cui rientrano anche:

  • Streptococco beta-emolitico di gruppo A;
  • coli;
  • Staphylococcus aureus;
  • Clostridium perfringens;

Quali malattie può causare un'infezione da Vibrio vulnificus?

Come anticipato, il consumo di alimenti contaminati da Vibrio vulnificus può determinare scariche diarroiche e altri sintomi a carattere prevalentemente gastroenterico. Se colpisce soggetti immunocompromessi, il batterio può infettare ferite e determinare gravi complicanze extraintestinali.

 

Gastroenterite acuta

Il consumo di crostacei e molluschi, crudi o poco cotti, contaminati da Vibrio vulnificus provoca una gastroenterite che esordisce improvvisamente con:

  • Dolore addominale crampiforme;
  • Diarrea acquosa profusa
  • Tenesmo;
  • Debolezza;
  • Nausea e vomito;
  • Febbre di lieve entità.

Di norma, i sintomi si riducono spontaneamente in 24-48 ore.

 

Infezioni necrotizzanti

Le infezioni necrotizzanti da Vibrio vulnificus possono verificarsi quando la pelle lesa viene esposta all'acqua marina o salmastra contaminata. I batteri possono penetrare nel corpo quando un taglio aperto, un'ustione, una piaga o altre lesioni cutanee sono esposta alle acque contaminate, ad esempio durante il guado, il nuoto o le immersioni. Altra evenienza sono le ferite derivanti dal contatto ravvicinato con razze, ricci di mare, coralli e altri animali marini. Le infezioni cutanee da Vibrio vulnificus esordiscono con arrossamento e gonfiore nel sito della ferita, prima di evolvere in cellulite infettiva e fascite necrotizzante con tipiche lesioni emorragiche e bollose e/o diffondersi a gran parte del corpo. La fascite necrotizzante si sviluppa in modo rapido e aggressivo: se non viene trattata al più presto, può condurre alla necrosi dei tessuti sottocutanei ed allo shock settico.

 

Diagnosi e trattamento

La diagnosi precoce è fondamentale per trattare efficacemente l'infezione da Vibrio vulnificus. Gli esami di laboratorio che isolano il batterio dalle feci, dal sangue o dalle ferite cutanee sono essenziali per confermare la presenza dell'infezione. Il trattamento prevede l’uso di antibiotici come doxiciclina e cefalosporine, oltre alla possibile necessità di interventi chirurgici per rimuovere i tessuti infetti. Nei casi più gravi, potrebbe essere necessaria l'amputazione degli arti.

 

Prevenzione: Come proteggersi?

Per prevenire l'infezione, è consigliabile evitare il consumo di molluschi crudi, soprattutto per le persone con condizioni di salute che le rendono più vulnerabili. Le ferite dovrebbero essere protette dall’esposizione all'acqua marina e, in caso di contatto, è importante lavarle accuratamente con acqua e sapone.