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OPI Catania, caos elezioni. Denunce e appelli: verificare regolarità operazioni

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La Redazione
Pubblicato il: 20/08/2024 vai ai commenti

NurSind dal territorioSicilia

Nuovo scontro sul rinnovo dei vertici dell’Ordine degli infermieri di Catania. Il presidente uscente avrebbe reso particolarmente difficile la presentazione delle liste indicendo le elezioni a Ferragosto senza inviare pec e aprendo al pubblico per poche ore dopo aver chiuso gli uffici per cinque giorni. Impossibile praticamente autenticare le firme di tutti i candidati.

Il gruppo Ordinianoci ha presentato denuncia alla questura di Catania chiedendo l’intervento della Magistratura e lanciando un appello alla Federazione nazionale degli Ordini delle professioni infermieristiche e al ministero della Salute, “per verificare la regolarità dei comportamenti del presidente dell'Opi di Catania e garantire una competizione elettorale equa e trasparente”.

“È  di fatto impossibile poter procedere all'autentica delle firme e relativa presentazione della lista rispettando i tempi risicatissimi concessi dal presidente uscente – scrivono i componenti del gruppo Ordiniamoci - Soltanto nove ore complessive di apertura al pubblico per le autentiche in 10 giorni, escluso i festivi e prefestivi. Anche alla luce del fatto che lo stesso deliberatamente ha fatto trascorrere vanamente 5 giorni, ovvero, il 13,14,15, 17 e 18 agosto nonostante avrebbe dovuto garantire l’apertura degli uffici per le procedure di autentica ed accettazione delle candidature o delle liste. Dal 16 agosto ad oggi nonostante l'intervento ripetuto delle forze dell’ordine la nostra lista è riuscita a presentare solo 3 candidati su 32 previsti poiché attraverso tutta una serie di ostacoli come ad esempio la pretesa di accedere agli Uffici solo per appuntamento, molti presi al citofono con la segretaria barricata dentro l’ufficio nell'orario di apertura al pubblico”.

Nei giorni scorsi il gruppo di candidati ha registrato difficoltà di accesso agli uffici dell’Ordine dopo l’indizione delle elezioni. “Il 13 agosto il presidente dell'Opi, Carmelo Spica, si è reso telefonicamente irreperibile mentre il 14 agosto è risultato assente senza alcuna spiegazione plausibile. Nonostante ripetuti tentativi di contatto, sia telefonici che via pec, la lista "Ordiniamoci" non è riuscita a ottenere risposte né a fissare appuntamenti utili al fine delle autentiche delle firme dei propri candidati. Nella  stessa giornata, dopo solo due ore dall'inizio delle prenotazioni è stato comunicato che non vi erano più slot disponibili, tranne uno per il 22 agosto dalle ore 9 in ordine di arrivo, solamente un'ora prima della scadenza ufficiale per la presentazione delle liste. Il 16 agosto, candidati e sostenitori di Ordiniamoci si sono recati presso la sede dell'Opi alle 9, in linea con gli orari di apertura dichiarati, ma hanno dovuto attendere l'arrivo del presidente fino alle 9,55 e senza alcun sostituto come previsto dal regolamento. La situazione ha raggiunto l'apice quando, nonostante la presenza di 64 colleghi infermieri pronti a sostenere la lista, solo tre firme sono state autenticate entro il tempo estremamente limitato concesso dal presidente. Queste restrizioni sembrano la lista a cui lo stesso presidente risulta quasi certamente candidato”.