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Aggressione operatori sanitari, Schillacci: 'in arrivo nuove misure'. Ecco quali

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 19/09/2024 vai ai commenti

AttualitàGoverno

Roma, 19 settembre 2024 – L'interrogazione a risposta immediata presentata dall'Onorevole Foti (Fratelli d'Italia) è stata oggi discussa alla Camera dei Deputati. Il tema al centro del dibattito è di estrema attualità: la tutela della sicurezza degli operatori sanitari, un settore sempre più colpito da episodi di violenza. A rispondere per il Governo è stato il Ministro della Salute, Orazio Schillaci, che ha delineato le misure già adottate e quelle in via di definizione per affrontare il problema.

Un fenomeno in crescita e l’impegno del Governo
Il Ministro Schillaci ha sottolineato come le aggressioni ai danni del personale sanitario rappresentino una criticità crescente, soprattutto nei pronto soccorso, definiti "posti di frontiera" per la pressione cui sono sottoposti. "Siamo consapevoli della gravità del fenomeno", ha dichiarato Schillaci, ricordando che il Ministero della Salute ha già avviato un progetto organico per contrastare la violenza negli ospedali, in coordinamento con le competenze regionali.
Uno dei punti chiave dell'intervento del Ministro è stato il riferimento al decreto-legge 30 marzo 2023, n. 34, con cui il Governo ha modificato l'articolo 583-quater del codice penale. Tale modifica consente ora al questore di istituire posti fissi della Polizia di Stato presso strutture ospedaliere, sia pubbliche che private accreditate. Un'iniziativa che ha portato all'incremento dei posti di polizia negli ospedali, passati da 120 a 196, con un aumento del numero di poliziotti da 299 a 432 nel solo ultimo anno. Inoltre, il reato di lesioni contro gli operatori sanitari è ora procedibile d’ufficio, a prescindere dalla volontà della vittima di denunciare.

Nuove misure normative in arrivo
Di fronte alla recente recrudescenza di violenze, il Governo sta valutando ulteriori azioni. Schillaci ha riferito di una riunione urgente tenutasi ieri a Palazzo Chigi, alla quale hanno partecipato i Ministri della Giustizia, dell'Interno e rappresentanti della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Durante l'incontro sono state discusse nuove misure normative d’urgenza, mirate a inserire i reati di lesione e violenza contro i sanitari tra quelli che, secondo l'articolo 380 del codice di procedura penale, giustificano l'arresto obbligatorio in flagranza. Questo avverrebbe indipendentemente dalla pena prevista per i reati commessi, nel caso di atti di violenza, sia morale che fisica, nei confronti del personale sanitario.
Parallelamente, il Ministro ha annunciato che il Governo sta valutando anche misure aggiuntive per migliorare la sicurezza negli ospedali, come il controllo sugli accessi dei visitatori e un potenziamento dei sistemi di videosorveglianza.

Prevenzione e sensibilizzazione: il ruolo dell'Osservatorio nazionale
Non solo misure repressive, ma anche azioni di prevenzione e sensibilizzazione. Schillaci ha posto l'accento sull'importanza del lavoro svolto dall'Osservatorio nazionale della sicurezza degli esercenti le professioni sanitarie, ricostituito dal Ministero nel dicembre 2023. L'Osservatorio è impegnato in attività di studio e approfondimento per modernizzare le raccomandazioni e stabilire standard minimi per i corsi di formazione rivolti agli operatori sanitari.
Un altro pilastro dell'azione del Governo è la comunicazione e sensibilizzazione della popolazione: campagne mirate a ristabilire il rapporto di fiducia tra pazienti e personale sanitario, un elemento considerato cruciale per ridurre le tensioni che sfociano in atti di violenza.

L’intervento del Ministro Schillaci ha messo in luce la complessità del problema e la necessità di un approccio multidimensionale, che combini deterrenza, prevenzione e formazione. Le nuove misure in arrivo, unite a quelle già operative, indicherebbero la volontà del Governo di affrontare la questione con determinazione. Tuttavia, l’efficacia di questi provvedimenti sarà valutata solo nel tempo, quando si vedranno i primi risultati sul campo. Nel frattempo, l'attenzione resta alta, soprattutto tra i professionisti del settore sanitario, sempre più esposti a rischi e pericoli nel proprio luogo di lavoro.