Iscriviti alla newsletter

A un passo dal possibile. Nel primo libro di Marialuisa Asta, il viaggio emotivo di un’infermiera

La Redazionedi
La Redazione
Pubblicato il: 11/10/2024 vai ai commenti

AttualitàCronache sanitariePunto di Vista

Acquistalo qui: https://amzn.to/3zPaCwM, https://bit.ly/4dHkIxE

“A un passo dal possibile” è un romanzo intenso e drammatico scritto da un'infermiera e dal compagno ingegnere, Francesco Massimino, già autore di altri romanzi di successo, che esplora i profondi abissi emotivi di due donne, Germana e Ottavia, protagoniste di una complessa relazione sentimentale. La storia si svolge in una sola notte, sullo sfondo di un violento acquazzone estivo, che funge da metafora della tempesta interiore che entrambe stanno vivendo. Tra il fragore della pioggia e il rumore dei ricordi, si sviluppa un ultimo confronto tra le due, un duello verbale senza esclusione di colpi, che mette in luce le loro ferite più profonde e i loro desideri mai pienamente realizzati.
Uno dei personaggi più complessi del romanzo è Ottavia, un'infermiera che, oltre a lottare con le cicatrici della sua relazione fallita, si trova a dover fare i conti con i fantasmi del suo passato e i pesanti errori commessi nel presente. Il ritratto di Ottavia emerge come quello di una donna tormentata, che ha perso la fiducia in sé stessa e nelle proprie capacità. Al centro di questo dramma personale c'è un errore fatale commesso durante il suo lavoro in corsia, un episodio che la segnerà profondamente.

Ottavia: una vita in bilico tra colpa e redenzione
Ottavia non è solo un'infermiera, è una donna che ha passato gran parte della sua vita cercando di bilanciare le aspettative della società con le sue fragilità interiori. Figlia di una famiglia disfunzionale, ha vissuto un'infanzia segnata da carenze emotive, che hanno modellato la sua personalità e influenzato le sue scelte sentimentali. Le sue relazioni sono spesso tossiche, e la sua vita sentimentale è dominata da partner narcisisti che l’hanno spinta sempre più verso l’abisso dell’autosvalutazione.
Il peso del passato familiare e l’influenza delle figure narcisistiche nella sua vita si riflettono nel suo lavoro, dove una crescente insicurezza la conduce a un errore fatale in corsia. Questo evento rappresenta il culmine delle sue insicurezze e la spinge a mettere in discussione il suo valore professionale e personale. L'errore diventa il simbolo di tutte le sue paure, di tutte le volte in cui si è sentita inadeguata, non solo come infermiera, ma come donna.

Un viaggio nella coscienza e nelle relazioni tossiche
Nel confronto con Germana, Ottavia rivive i momenti più bui della sua vita: i ricordi della sua adolescenza difficile, i traumi familiari e le sue scelte sbagliate. Germana, colta da una premonizione, la trova sul punto di compiere un gesto estremo, decisa a iniettarsi una mistura mortale, stanca di una vita che le sembra ormai insostenibile. Questo drammatico incontro diventa la cornice di un intenso viaggio interiore, dove le due protagoniste si scontrano e si confessano, portando alla luce verità inconfessabili e ferite mai rimarginate.
Ottavia si confronta non solo con il dolore per la fine della relazione, ma anche con il senso di colpa per l'errore che ha commesso in corsia, una colpa che pesa come un macigno sulla sua coscienza. Il lavoro come infermiera, che inizialmente aveva visto come un modo per prendersi cura degli altri e riscattarsi dai suoi traumi, si trasforma in un campo minato, dove ogni passo falso potrebbe significare la fine.

Un epilogo surreale e una rivelazione inaspettata
Il romanzo si conclude con un epilogo onirico e surreale, dove realtà e immaginazione si intrecciano in modo inaspettato. Le protagoniste vengono messe di fronte a una verità che sconvolge il lettore e che cambia il significato dell'intero racconto. Questo finale sorprendente non solo chiude il cerchio del viaggio emotivo delle due donne, ma invita a riflettere sul tema del perdono, della colpa e della possibilità di una seconda occasione.
Ottavia, nonostante il suo tormento e i suoi errori, cerca una via d'uscita, un modo per redimersi e riappropriarsi della propria vita. La sua lotta per ritrovare il senso di sé, nonostante le continue cadute, è un messaggio potente di speranza e di resilienza. A un passo dal possibile offre uno sguardo profondo e realistico sulle difficoltà delle relazioni umane, sulle conseguenze delle scelte che facciamo e sull'importanza di affrontare i propri demoni per trovare pace e guarigione.