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Dalla detassazione delle indennità al lavoro usurante. Ecco gli emendamenti alla Manovra 2025

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 20/11/2024

AttualitàGovernoParlamento

 

Un fascicolo contenente gli emendamenti segnalati alla Legge di Bilancio 2025 (AC 2112) sta circolando tra le stanze di Montecitorio. Sebbene non sia ancora ufficiale, il documento offre uno spaccato delle proposte in discussione, alcune delle quali potrebbero apportare cambiamenti significativi al settore sanitario.

Ecco i punti salienti degli emendamenti segnalati, che toccano temi di grande interesse.

66.032 – Riduzione fiscale sulle indennità sanitarie

Proposto dall’onorevole Maurizio Lupi (NM), l’emendamento punta a introdurre un’imposta sostitutiva del 15% per alcune voci del trattamento economico riservato ai professionisti sanitari del Servizio sanitario nazionale (SSN). Nello specifico, sarebbero soggette a questa agevolazione fiscale:

  • L'indennità di specificità infermieristica.
  • L'indennità per tutela del malato.
  • L'indennità per condizioni lavorative particolari.
  • L'indennità legata all’operatività nel pronto soccorso.

L’obiettivo dichiarato è riconoscere il valore economico e professionale di chi opera in condizioni spesso critiche, alleggerendo il carico fiscale su queste specifiche retribuzioni.

23.21 – Estensione del limite di servizio per i professionisti sanitari

L’emendamento a firma Panizzut (Lega) propone di consentire ai dirigenti medici e sanitari, nonché ai professionisti sanitari del SSN, di rimanere in servizio anche oltre il limite dei 40 anni di attività. La deroga permetterebbe il trattenimento fino al compimento dei 70 anni di età, previa domanda di autorizzazione.

Questa misura risponde alla necessità di mantenere operativi professionisti con lunga esperienza, riducendo il rischio di carenze di personale qualificate, soprattutto in settori strategici del SSN.

24.23 – Lavori usuranti estesi al personale sanitario

Grimaldi (AVS) propone una modifica significativa: a partire dal 1° gennaio 2025, anche il personale sanitario, inclusi gli infermieri, potrebbe essere inserito tra le categorie di lavoratori che svolgono mansioni usuranti. Questo riconoscimento comporterebbe benefici previdenziali, come un accesso anticipato alla pensione.

Il provvedimento mira a considerare la complessità fisica ed emotiva di ruoli che spesso comportano turni notturni, esposizione a rischi biologici e un’elevata pressione psicologica.

Un Quadro in Evoluzione

Le prossime settimane saranno cruciali per verificare quali proposte troveranno spazio nella versione ufficiale della Legge di Bilancio 2025.

Montecitorio resta il fulcro di intense trattative, con l’auspicio che i professionisti sanitari, da tempo sotto pressione, possano ricevere riconoscimenti concreti per il loro ruolo essenziale nella società.