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E tu che cronotipo sei? Turni notturni e impatto sulla salute degli infermieri

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 13/03/2025

Professione e lavoroStudi e analisi

 

Di fronte alle sfide del lavoro sanitario, il ritmo circadiano e il cronotipo individuale emergono come variabili cruciali per la salute degli operatori sanitari. Studi recenti confermano che l'incompatibilità tra il cronotipo e i turni lavorativi notturni può compromettere il benessere psicofisico e l'efficienza professionale.

L'orologio biologico e il concetto di cronotipo

Il corpo umano segue un ciclo circadiano regolato dall'orologio biologico situato nel nucleo soprachiasmatico dell'ipotalamo. Questo sistema regola la secrezione di ormoni come la melatonina e il cortisolo, influenzando i livelli di vigilanza e sonno. Il cronotipo, definito geneticamente e modulato dall'ambiente, determina le preferenze individuali per i ritmi sonno-veglia. Esistono tre principali categorie di cronotipo:

  • Mattutini (morning types): Si svegliano presto e raggiungono i massimi livelli di performance nelle prime ore della giornata.

  • Serali (evening types): Più attivi nelle ore serali, soffrono di risvegli mattutini anticipati.

  • Intermedi (neither type): Presentano una flessibilità maggiore, adattandosi a diverse condizioni.

Diversi studi hanno evidenziato che i turni notturni impattano in modo significativamente diverso a seconda del cronotipo dell’individuo, determinando un aumento del rischio di patologie metaboliche, cardiovascolari e psichiatriche.

Effetti del disallineamento circadiano negli infermieri

Gli infermieri con un cronotipo mattutino sperimentano una maggiore difficoltà nell’adattarsi ai turni di notte, sviluppando disturbi del sonno, affaticamento cronico e alterazioni dell’umore. La mancanza di un riposo adeguato comporta numerosi rischi:

  • Disregolazione metabolica: la privazione di sonno altera la secrezione di insulina e leptina, aumentando il rischio di diabete di tipo 2 e obesità.

  • Compromissione cardiovascolare: i turni notturni prolungati sono associati a un aumento del rischio di ipertensione e malattie coronariche.

  • Declino cognitivo e rischio di errori clinici: la fatica riduce la capacità di concentrazione, aumentando la probabilità di errori medici.

  • Disturbi dell'umore: studi epidemiologici evidenziano una correlazione tra il lavoro notturno e l'incidenza di ansia e depressione negli operatori sanitari.

Strategie di mitigazione e interventi basati sull'evidenza

Affrontare il problema del disallineamento cronobiologico negli infermieri richiede un approccio multidimensionale. Alcune strategie validate dalla letteratura scientifica includono:

  • Ottimizzazione della gestione dei turni: l’adozione di turni progressivi in senso orario (mattina-sera-notte) riduce l’impatto del jet lag sociale e migliora l’adattamento fisiologico.

  • Uso mirato della luce: l’esposizione alla luce intensa durante il turno notturno e l’uso di occhiali filtranti prima del riposo favoriscono la regolazione circadiana.

  • Terapie comportamentali e farmacologiche: l'impiego di melatonina e tecniche di igiene del sonno migliora la qualità del riposo post-turno.

  • Personalizzazione dei turni in base al cronotipo: la riassegnazione dei turni in funzione del cronotipo potrebbe ridurre il rischio di patologie correlate al lavoro notturno, migliorando sia la salute degli operatori che la qualità dell'assistenza ai pazienti.

Verso un cambio di paradigma nella gestione dei turni sanitari

Le evidenze scientifiche suggeriscono che il modello attuale di turnazione potrebbe non essere sostenibile nel lungo periodo per molti operatori sanitari. Alcuni ospedali hanno iniziato a sperimentare una gestione più flessibile dei turni in base alle predisposizioni biologiche del personale, con risultati promettenti in termini di benessere e riduzione dell’assenteismo.

In un contesto in cui la qualità dell'assistenza sanitaria dipende dalla prontezza e dall'efficienza del personale, è fondamentale ripensare le politiche lavorative per garantire un equilibrio tra esigenze cliniche e salute degli infermieri. La ricerca nel campo della cronobiologia offre strumenti preziosi per migliorare le condizioni di lavoro e, di conseguenza, la sicurezza dei pazienti.

La consapevolezza sull'importanza del cronotipo nella programmazione dei turni rappresenta un primo passo verso un sistema sanitario più sostenibile e attento alla salute di chi vi opera. Ignorare questa dimensione potrebbe avere ripercussioni non solo sulla salute degli infermieri, ma anche sulla qualità delle cure offerte alla popolazione.

 

Kalra, Yogita, BSc, GNM. Chronotype and Nursing Shift Work. Am. J. Nurs.. 2025;125(3):64. doi:10.1097/AJN.0000000000000034.