Moscati, NurSind attacca: tagliati i sanitari, premiati gli amministrativi. La delibera va sospesa
Avellino – Scoppia la protesta tra i corridoi dell’Azienda ospedaliera Moscati, e il NurSind alza la voce contro quella che definisce “una scelta incomprensibile”: meno incarichi per il personale sanitario, più spazio agli amministrativi. Il sindacato degli infermieri contesta duramente la delibera del 13 marzo con cui la direzione ha ridisegnato la mappa degli incarichi interni, modificando al ribasso quanto concordato nei tavoli di contrattazione.
Il nodo, secondo NurSind, è tutto nei numeri: su 123 incarichi complessivi, 73 sono destinati a figure sanitarie e 50 a ruoli amministrativi, tecnici e professionali. Ma a novembre l’intesa era un’altra: 87 posti per l’area sanitaria, 43 per quella amministrativa. Risultato? 14 posizioni in meno per chi lavora nei reparti, e 7 in più per chi opera negli uffici. “Una scelta grave – commenta Michele Rosapane, referente NurSind – che penalizza ancora una volta i reparti più esposti, come Pronto soccorso, Emodinamica e Terapie intensive”.
Non solo. NurSind contesta anche la destinazione di incarichi al Cup, nonostante sia già in corso una procedura di esternalizzazione del servizio: “Un paradosso – spiegano dal sindacato – si rafforza un’area che verrà a breve affidata a un privato, mentre si depotenziano i fronti dell’emergenza”. E puntano il dito anche su altri dati: sei nuovi incarichi all’Unità Acquisizione Beni e Servizi, il triplo di quelli attivi nello stesso settore dell’Asl, che opera su un territorio ben più ampio.
Insieme ad altri sette sindacati, NurSind ha firmato una lettera unitaria indirizzata ai vertici del Moscati, chiedendo la sospensione immediata della delibera. “È mancato il confronto, come previsto dal contratto. E soprattutto – conclude Rosapane – sono state ignorate le indicazioni verbalizzate nel corso delle trattative”.
Per il NurSind la battaglia è appena cominciata. E questa volta, il fronte è interno.