La mia Passione Oltre la Divisa: il concorso che racconta l’umanità degli infermieri
LATINA – Un’iniziativa che ha saputo unire creatività e identità professionale, portando alla ribalta il lato più umano degli infermieri. È il concorso fotografico "La mia Passione Oltre la Divisa", lanciato dal NurSind Latina, il sindacato delle professioni infermieristiche. Un progetto che, come ha spiegato il segretario territoriale Giovanni Santucci, “ha voluto puntare i riflettori non solo sulla professionalità, ma anche sull’aspetto più personale e creativo degli operatori sanitari”.
Il contest, aperto agli iscritti del sindacato, ha dato spazio a passioni, talenti e sogni coltivati fuori dall’ambito lavorativo. “L’obiettivo – ha aggiunto Santucci – era quello di restituire voce e volto all’identità profonda di chi, ogni giorno, dedica la propria vita alla cura degli altri”.
Tredici infermieri hanno risposto all’invito, condividendo scatti carichi di emozioni, riflessioni e bellezza. Foto capaci di raccontare storie, ispirare e commuovere, ricordando che dietro ogni divisa ci sono persone con vite ricche e complesse.
La partecipazione non si è limitata agli autori degli scatti: il pubblico, attraverso i social ufficiali del NurSind Latina, ha potuto votare con un semplice “like”. I tre scatti più apprezzati sono stati premiati con riconoscimenti simbolici ma sentiti:
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1° classificato: Falso Daniela. Ha ricevuto una notte benessere in hotel 3 o 4 stelle con accesso SPA a Fiuggi.F
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2° classificato: Folcarelli Annamaria. Per lei, un bracciale Pandora.
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3° classificato: Salvatori Angelo. Ha ricevuto uno zaino da viaggio formato Ryanair.
“L’entusiasmo ha superato ogni aspettativa – ha dichiarato Santucci – creando un momento di grande coesione, empatia e visibilità per il mondo infermieristico”. Un successo che ha già spinto il sindacato a rilanciare: la seconda edizione del concorso è prevista per il prossimo anno, con una giuria esterna e premi ancora più ricchi.
“Questo progetto – ha concluso Santucci – mette al centro l’umanità, la passione e l’arte di chi lavora ogni giorno in silenzio e con dedizione. Perché la cura non finisce con il turno, ma continua anche nella bellezza di una fotografia, nel gesto creativo, nell’espressione autentica di sé”.