Fnopi e Zaffini: «L’infermiere di famiglia e comunità cuore della sanità territoriale»
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Le interlocuzioni parlamentari e l’attività della Commissione Affari Sociali e Sanità, presieduta dal Senatore Francesco Zaffini, stanno promuovendo un dibattito approfondito sull’istituzione del garante della salute a livello territoriale, un’ipotesi che mira a offrire un riferimento chiaro e coordinato per cittadini e caregiver.
In questo contesto, la Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche (Fnopi) ha espresso apprezzamento per l’invito del Presidente della Commissione, a semplificare e rafforzare il sistema sanitario territoriale italiano.
Secondo Zaffini, quello della sanità territoriale è un sistema attualmente molto frammentato, dove spesso sono i cittadini e i loro caregiver a doversi muovere tra molteplici punti di accesso e figure professionali diverse, senza un riferimento chiaro che assicuri continuità, integrazione e personalizzazione delle cure. La proposta di istituire un «garante della salute» a supporto delle persone si inserisce in questo contesto, con l’obiettivo di tutelare e accompagnare i cittadini nei percorsi assistenziali.
La Fnopi ha sottolineato che la figura più naturalmente predisposta per questo ruolo è proprio l’infermiere di famiglia e comunità, una figura prevista dal DM 77/2022. Questo professionista ha la formazione, la prossimità e la conoscenza approfondita della persona, della sua storia clinica e del suo contesto familiare necessari a garantire una presa in carico continua, oltre la logica episodica della prestazione.
Il sistema territoriale italiano si sta muovendo in questa direzione con l’istituzione di Punti Unici di Accesso (PUA) e Centrali Operative Territoriali (COT), dove gli infermieri ricoprono un ruolo centrale nell’organizzazione e nel coordinamento delle cure. Tuttavia, Fnopi evidenzia che perché tali snodi funzionino realmente servono professionisti stabili, formati adeguatamente e riconosciuti, capaci di assumere responsabilità di raccordo e accompagnamento.
In occasione della Giornata Nazionale del Personale Sanitario e Sociosanitario a febbraio 2025, alla quale ha partecipato anche Zaffini, la presidente Fnopi Barbara Mangiacavalli aveva ribadito la necessità di nuovi modelli organizzativi e strumenti di welfare che rispondano alle trasformazioni demografiche e sociali, mettendo al centro la formazione specialistica e la valorizzazione economica delle professioni infermieristiche. Mangiacavalli aveva inoltre sottolineato la necessità di innovare processi e tecnologie per migliorare l’efficacia del Servizio Sanitario Nazionale.
Queste iniziative rappresentano una risposta articolata e coordinata alle sfide poste dall’invecchiamento della popolazione, dalla necessità di continuità assistenziale sul territorio e dalla valorizzazione delle professioni sanitarie, in particolare infermieristiche, come elemento chiave per un sistema sanitario più efficace, integrato e vicino ai cittadini.
Gli infermieri hanno capito da tempo il potenziale che professione può mettere a disposizione del Servizio Sanitario Nazionale sempre che la politica voglia ridare vita, valore e sostanza alla parola servizio e smettere una volta per tutte di perpetuare le politiche che lo hanno trasformato in un sistema.
Andrea Tirotto