Infermieristica in crisi in Piemonte: 190 posti vuoti nelle università
04/09/2025
Il NurSind lancia l’allarme: meno iscritti, servizi a rischio e nessuna risposta concreta dalla politica.
Infermieristica in crisi in Piemonte: le iscrizioni non coprono i posti disponibili.
Anche quest’anno il trend è negativo: nelle università piemontesi, come già accaduto nel 2024, i posti messi a bando non sono stati coperti dagli aspiranti studenti infermieri.
Nel 2024 erano 123 in meno rispetto ai posti disponibili; nel 2025 la forbice si allarga ulteriormente: 190 in meno su un totale di 1176 posti.
Una situazione che, secondo il NurSind Piemonte, “rappresenta una crisi profonda ormai acclarata che necessita di essere affrontata alla radice con azioni e investimenti importanti”.
A sottolinearlo è Francesco Coppolella, Segretario Regionale del sindacato, che avverte:
“Diversamente, l’effetto determinerà gravi criticità sul nostro sistema sanitario, poiché le nuove entrate compenseranno solo in minima parte le molte uscite”.
Il quadro, spiega il NurSind, è drammatico: mentre i servizi, nonostante le difficoltà, riescono a reggere grazie alla presenza costante degli infermieri, senza questa figura professionale rischiano di chiudere o non nascere affatto, come nel caso della riforma territoriale.
Un paradosso, visto che altre professioni sanitarie risultano più attrattive e che per i medici, pur con criticità in alcune specialità, sono state avviate azioni correttive. Per gli infermieri, invece, “nulla ancora si muove nel concreto”.
Il fenomeno è globale e nazionale, ma il NurSind ribadisce come questo non possa essere un alibi per la Regione Piemonte: serve un focus dedicato, con azioni e risorse finalizzate non solo ad attrarre i giovani ma anche a frenare le dimissioni e le fughe che aggravano la carenza.
“Mentre il dibattito si concentra su altri temi, certamente importanti, si sta lasciando da parte quella che riteniamo essere una delle priorità più urgenti: il futuro dell’infermieristica” – conclude Coppolella.
Alla base della disaffezione verso la professione infermieristica pesano fattori noti: condizioni di lavoro logoranti, responsabilità crescenti, scarsa valorizzazione, stipendi bassi e difficoltà nel conciliare lavoro e vita privata.
Un quadro che rischia di compromettere la tenuta del sistema sanitario piemontese se non si interverrà con decisione.