Schemi ripetuti e carichi insostenibili: così l’organizzazione schiaccia gli infermieri
L’articolo "RI…formare o RE…ingegnerizzare?" di Lorenzo Sommella (Staff Direzione Generale, Fondazione Policlinico Universitario Campus Bio-Medico), pubblicato su Panorama Sanità, sottolinea come la sanità pubblica italiana si trovi a un bivio cruciale a causa di problemi cronici quali la carenza di personale, demotivazione degli operatori, liste di attesa lunghe, fragilità dell’assistenza territoriale e tecnologia obsoleta. Sommella propone un cambio di paradigma che vada oltre la mera riforma o ristrutturazione, suggerendo invece di responsabilizzare (REsponsabilizzare) tutti gli attori del sistema, restituire dignità ai cittadini assicurando un accesso equo ai servizi, regolare (REgolare) gli erogatori senza pregiudizi ideologici, e registrare (REgistrare) i risultati per una sanità moderna ed efficiente basata sui dati.
Una governance efficace del Sistema Sanitario Nazionale (SSN) richiede meno centralizzazione e maggiore responsabilizzazione dei direttori generali. L'autore auspica un nuovo Piano Sanitario Nazionale che affronti la sostenibilità economica, invitando a destinare almeno il 7% del PIL alla sanità, in linea con altri settori strategici come la difesa. La proposta include un universalismo proporzionato ai bisogni, con medicina di iniziativa e screening per le malattie croniche più comuni, puntando alla prevenzione per evitare malattie e invalidità.
Sommella richiama inoltre l’importanza di completare la revisione della rete ospedaliera con modelli efficienti come l’hub & spoke e di integrare le competenze tra ospedale, servizi territoriali, INPS ed Enti Locali, in particolare nella lungo degenza e riabilitazione. Rileva poi la necessità di ascoltare di più i pazienti, migliorando l’alfabetizzazione sanitaria e valorizzando la loro esperienza come guida al cambiamento dei servizi.
Infine, pur riconoscendo che il tema “innovazione & sostenibilità” è ormai un mantra, si sottolinea come l’innovazione, sia farmacologica (es. terapie mirate in oncologia) sia tecnologica (intelligenza artificiale), debba essere governata per rappresentare una reale opportunità di rinnovamento, puntando a strutture ospedaliere sempre più smart e green.
In sintesi, il messaggio centrale è la necessità di passare da una semplice riforma a una vera re-ingegnerizzazione del sistema sanitario, con un approccio pragmatico, orientato ai risultati e centrato sulle persone, per garantire sostenibilità, equità e qualità dell’assistenza pubblica oggi e nel futuro.
Dichiarazioni che sentiamo di condividere e che, applicate al campo della responsabilità dell’assistenza infermieristica, vanno di pari passo con la necessità di RIpensare l’organizzazione del lavoro, fossilizzata su schemi che si ripetono giornalmente sempre identici da tempo immemore e che hanno dimostrato come l’infermiere non governi i piani assistenziali ma da questi sia piuttosto travolto, costretto a rincorrerli per stare al passo.
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