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ASL Latina, NurSind e CISL strappano impegni concreti: stop allo Stato di Agitazione

Giuseppe Provinzanodi
Giuseppe Provinzano
Pubblicato il: 18/11/2025

LazioNurSind dal territorio

Confronto serrato tra NurSind, CISL FP e Direzione Aziendale: tempi certi, procedure accelerate e tutele per i lavoratori.

Il clima era tutt’altro che disteso, ma il passo avanti c’è. Il NurSind Latina, insieme alla CISL FP, ha strappato alla Direzione Aziendale della ASL di Latina un pacchetto di impegni formali che ha permesso di sospendere lo Stato di Agitazione proclamato il 9 novembre (leggi il precedente articolo che ha dato avvio alla mobilitazione). Il confronto del 17 novembre ha rappresentato un passaggio decisivo per affrontare finalmente le criticità organizzative e gestionali denunciate da mesi dai lavoratori.

La questione più urgente è stata quella della produttività 2024. Dopo ritardi accumulati a causa della rielaborazione dei fondi contrattuali e delle difficoltà della UOC competente, l’Azienda ha confermato l’inserimento in busta paga degli arretrati 2022–2024 e degli aumenti contrattuali. Inoltre, di fronte alla fermezza del NurSind, la Direzione si è impegnata a liquidare il saldo della produttività 2024 entro febbraio 2026, ad accelerare l’iter per l’annualità 2025 e ad avviare una revisione del regolamento aziendale sulla performance, ritenuto ormai inadeguato.

Sul fronte degli incarichi di funzione, l’Amministrazione ha indicato un cronoprogramma preciso. Le procedure dell’area amministrativa saranno concluse già entro la settimana, mentre quelle dell’area sanitaria saranno completate tra febbraio e marzo 2026, segnando una svolta attesa da tempo per molti professionisti.

Un altro punto cruciale ha riguardato gli spazi sindacali. I lavori antincendio e antisismici avevano reso inutilizzabili bacheche e locali dedicati; l’Azienda ha assicurato una ricognizione immediata e il ripristino delle condizioni adeguate, riconoscendo pienamente il ruolo della rappresentanza sindacale.

Anche la questione dei festivi infrasettimanali, bloccata da mesi per problemi tecnici, ha finalmente trovato una strada definita. A partire da dicembre riprenderà l’aggiornamento manuale dei dati, operazione che la Direzione prevede di concludere entro gennaio 2026. Parallelamente verrà presentata a breve la rendicontazione degli straordinari 2024–2025, mentre nel 2026 sarà avviata un’analisi congiunta sull’allocazione delle risorse, così da superare le attuali disomogeneità tra i centri di costo.

Importanti sviluppi arrivano anche sul tema della crescita professionale. Le progressioni verticali inizieranno non appena saranno definiti gli incarichi di funzione, con una conclusione stimata entro giugno 2026. Il bando di mobilità interna, invece, è già pronto e sarà pubblicato entro dicembre, mentre le graduatorie COT saranno rese note entro la settimana.

Sul versante delle tutele economiche è stato avviato l’esame dell’indennità prevista dall’articolo 68 del CCNL, tema che sarà affrontato all’interno di un tavolo tecnico dedicato. Rilevante anche la riorganizzazione degli spazi sanitari, per la quale i sindacati hanno ottenuto un’informativa completa e la garanzia di un confronto ulteriore qualora emergano nuove criticità.

Alla luce di tutti questi impegni — e dell’accordo già raggiunto sulle DEP — NurSind e CISL FP hanno deciso di sospendere lo Stato di Agitazione, precisando però che la vigilanza sarà rigorosa e costante. Le due organizzazioni hanno infatti già annunciato un monitoraggio continuo dell’attuazione degli interventi e la richiesta di ulteriori confronti qualora si registrino ritardi o inadempienze. I lavoratori saranno aggiornati tempestivamente e con trasparenza.

Il messaggio è chiaro e inequivocabile: il NurSind non abbassa la guardia. La sospensione dello Stato di Agitazione non è un punto d’arrivo, ma una tregua ottenuta grazie alla determinazione del sindacato e alla volontà di garantire diritti, dignità professionale e servizi efficienti alla cittadinanza.