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Pronto soccorso al collasso in Campania, NurSind e sindacati uniti contro l’inerzia regionale

Giuseppe Provinzanodi
Giuseppe Provinzano
Pubblicato il: 20/12/2025

CampaniaNurSind dal territorio

Sovraffollamento cronico, direttive ignorate e professionisti in fuga: chiesto un confronto urgente

Napoli, 20/12/2025. Il sovraffollamento dei Pronto Soccorso in Campania non è più un fenomeno episodico né una criticità stagionale, ma una condizione strutturale ormai fuori controllo, che compromette la sicurezza delle cure, esaspera i cittadini e logora quotidianamente gli operatori sanitari. È in questo scenario che si inserisce la posizione forte e netta del NurSind, assieme alle Organizzazioni Sindacali FIALS e Nursing-Up, che chiamano direttamente in causa la Presidenza della Regione Campania denunciando il mancato recepimento delle direttive regionali da parte delle Aziende Sanitarie.

Dopo anni di segnalazioni rimaste inascoltate, la Regione aveva finalmente recepito, con la Delibera di Giunta n. 37 del 5 febbraio 2025, le Linee di indirizzo nazionali sul triage intraospedaliero, sull’Osservazione Breve Intensiva e sui Piani di Gestione del sovraffollamento nei Pronto Soccorso. Un atto atteso da tempo, che avrebbe dovuto segnare un cambio di passo nella gestione dell’emergenza-urgenza. Tuttavia, a distanza di mesi, quelle disposizioni risultano in larga parte disattese.

Le tre sigle sindacali denunciano una realtà fatta di assenza di Piani di Gestione del Sovraffollamento, mancata adozione di interventi organizzativi contro il boarding e, in alcuni contesti, persino la carenza dei protocolli aziendali di triage intraospedaliero. Una situazione che fotografa un sistema incapace di tradurre le scelte politiche in azioni concrete e verificabili.

  «La situazione organizzativa dei Pronto Soccorso campani è drammatica e non più tollerabile», affermano congiuntamente NurSind, Fials e Nursing-Up, sottolineando come alle note difficoltà legate al definanziamento del Servizio Sanitario Nazionale si sommino gravi responsabilità manageriali e regionali, che hanno contribuito a portare l’emergenza-urgenza sull’orlo del collasso.

A rafforzare questo quadro preoccupante vi sono anche segnali evidenti di una fuga progressiva dei professionisti sanitari dal servizio pubblico. Le recenti dimissioni del Direttore della UOC MeCau e Pronto Soccorso dell’AORN “San Giuseppe Moscati” di Avellino, liquidate frettolosamente come scelta personale, rappresentano per i sindacati l’ennesima spia di un sistema che non riesce più a trattenere competenze e professionalità.

  «Con l’attuale assetto organizzativo assisteremo presto all’allontanamento di ulteriori dirigenti medici dai Dipartimenti di Emergenza», avvertono le organizzazioni sindacali, ricordando come già negli anni precedenti fossero stati lanciati allarmi puntuali e circostanziati. Durante l’audizione in Commissione Sanità regionale del febbraio 2023, le parti sociali avevano denunciato l’assenza dei piani aziendali e le gravi discrepanze tra posti letto reali e quelli formalmente dichiarati negli atti delle Aziende Sanitarie.

Nonostante le proposte avanzate allora, come l’inserimento del contrasto al boarding tra gli obiettivi specifici dei Direttori Generali, nulla è cambiato in modo sostanziale. Oggi, nonostante direttive regionali chiare e scadenze definite per il recepimento, si registra una inadempienza diffusa e preoccupante, che continua a ricadere sugli operatori sanitari e sull’utenza.

  «Gli operatori dei Pronto Soccorso vivono quotidianamente sulla propria pelle, insieme ai cittadini, le disfunzioni organizzative e strutturali del sistema», ribadiscono NurSind, Fials e Nursing-Up, chiedendo interventi immediati e concreti per arginare il sovraffollamento e migliorare le condizioni di lavoro.

La richiesta conclusiva è chiara e non rinviabile: un confronto urgente con il Presidente della Regione Campania, affinché si passi finalmente dalle delibere agli atti concreti, restituendo funzionalità ai Pronto Soccorso e dignità a chi vi opera ogni giorno.