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118 esternalizzato a Caserta, NurSind: stipendi in ritardo e sicurezza dei soccorsi a rischio

Giuseppe Provinzanodi
Giuseppe Provinzano
Pubblicato il: 30/12/2025

CampaniaNurSind dal territorio

Pagamenti mancati, personale che lascia il servizio e ambulanze bloccate: l’allarme del NurSind arriva ai vertici regionali

Caserta, 30/12/2025. Il servizio di emergenza-urgenza non può poggiare sulla precarietà di chi ogni giorno garantisce interventi salvavita. È da questa convinzione che il NurSind, attraverso una nota sindacale formale firmata dal Segretario Regionale NurSind Campania, Antonio Eliseo, ha chiamato in causa direttamente il Presidente della Regione Campania Roberto Fico e il Direttore Generale dell’ASL Caserta, denunciando una situazione ormai non più tollerabile nel servizio 118 esternalizzato, Lotto 2.

Una denuncia che si inserisce in un percorso di mobilitazione già avviato e documentato da Infermieristicamente, come nell’articolo 118 Caserta, stipendi e diritti negati: NurSind alza il muro della legalità, che aveva già acceso i riflettori sulle gravi criticità del modello organizzativo adottato.

Al centro della nuova segnalazione vi sono ritardi sistematici e mancati pagamenti delle retribuzioni agli operatori del 118 impiegati tramite la cooperativa Croce Bianca Salerno. Autisti soccorritori e infermieri si trovano da mesi a lavorare senza certezze economiche, subendo gravi ripercussioni sulla propria stabilità personale e familiare. Le segnalazioni non provengono solo dal sindacato: sono gli stessi operatori a denunciare la mancata applicazione piena dei contratti collettivi nazionali e il mancato riconoscimento degli aumenti spettanti.

Le conseguenze non restano confinate sul piano contrattuale. La perdita di fiducia e di tutele sta spingendo numerosi professionisti a lasciare il servizio, impoverendo la rete territoriale di emergenza. In questo contesto si colloca un episodio particolarmente grave: un’ambulanza del 118, con paziente a bordo, è rimasta bloccata per oltre 24 ore in pronto soccorso, sottraendo un mezzo operativo alla risposta alle emergenze sul territorio.

L’esternalizzazione del servizio, pur prevista dalla normativa vigente, mostra tutti i suoi limiti quando non è accompagnata da un controllo rigoroso. La gestione tramite soggetti terzi può generare criticità nella supervisione, squilibri tra costi e qualità e un indebolimento delle garanzie per i lavoratori. A Caserta, il sovraffollamento cronico dei pronto soccorso e la carenza di posti letto amplificano ulteriormente queste inefficienze, con ambulanze trattenute e tempi di risposta che si allungano per nuove chiamate di soccorso.

Il NurSind, attraverso il suo Segretario Regionale Antonio Eliseo, sottolinea che le difficoltà contrattuali non rappresentano solo una questione economica, ma incidono direttamente sulla sicurezza del servizio di emergenza.
Operatori non pagati e privi di tutele significano più turnover, meno personale in servizio e maggiori ritardi nei soccorsi.

La linea sindacale è chiara e coerente. Il NurSind chiede trasparenza totale nell’utilizzo delle risorse destinate all’emergenza-urgenza e una riflessione profonda sulla forma di affidamento del servizio, affinché la logica del risparmio non prevalga sulla tutela del lavoro e sulla qualità dell’assistenza. Una posizione condivisa anche da associazioni di cittadini, come Federconsumatori, che evidenziano l’impatto diretto di queste scelte sulla continuità e sull’affidabilità del 118.

Il caso del Lotto 2 di Caserta diventa così emblematico di un problema più ampio. L’esternalizzazione, se non governata, rischia di trasformarsi in un fattore di fragilità del sistema. Diritti dei lavoratori, qualità del servizio e sicurezza dei cittadini sono elementi inscindibili, soprattutto in territori ad alta densità abitativa e con servizi sanitari già sotto forte pressione.