Infermieri e Codice Deontologico: Pisa presenta la sua proposta, per avviare un vero processo democratico dentro la professione.
Il Collegio provinciale IPASVI di PISA rilancia sulla questione della revisione del Codice Deontologico degli infermieri (Clicca), questione che ha infiammato i dibattiti nei mesi scorsi dopo l’iniziativa del Collegio guidato da Emiliano Carlotti con cui l’organismo territoriale ha lanciato il guanto al vecchio codice, inadeguato e involontario portatore del contro-interesse della professione.
La reazione della FNC fu molto dura (Clicca), con reprimenda dell'iniziativa e avvertimento di possibili sanzioni disciplinari, seguita dal purtroppo solito codazzo di cortigiani benevolenti verso il palazzo, che, anche in questa circostanza, si sono tristemente distinti.
In tutte queste settimane Emiliano Carlotti e i Consiglieri dell’IPASVI pisano non sono stati in panciolle ma si sono dati un gran da fare per studiare, leggere, pensare, proporre.
Ed è così che oggi pubblicano un’analisi condotta sulla condizione professionale e deontologica degli infermieri, attraverso la quale sono state individuate le criticità che minano la professionalità infermieristica dentro e fuori le norme di auto regolamentazione e sono addivenuti alla stesura di una proposta di un nuovo Codice deontologico che possa dare, per quanto possibile, le risposte alle criticità rilevate.
Un lavoro importante, svolto con la preziosa collaborazione del prof. Ivan Cavicchi, ma non definitivo, tendono a sottolineare i colleghi di Pisa, che, anzi, sottopongono alla valutazione di tutti, auspicando che molti siano i contributi, soprattutto costruttivi, alla proposta.
Su questo tema infatti, il Collegio di Pisa ha inviato a tutti i presidenti di Collegio una lettera con l'invito alla diffusione della proposta per un'analisi capillare, in vista di un Convegno cui tutti gli attori del sistema verranno invitati, per iniziare e approfondire un dibattito aperto e profondo su questo snodo cruciale per la professione infermieristica.
Una professione vive se discute al suo interno, se si confronta con se stessa e con il sistema che la circonda, se sa ascoltare le voci dissenzienti e se sa costruire un percorso democratico di crescita e sviluppo. Gli appiattimenti, la rinuncia alla discussione o, peggio, la condanna della discussione, l’offesa personale, il servilismo non sono i pilastri che potranno sostenere la professione, né farla crescere.
Riteniamo lodevole il lavoro svolto dai colleghi di Pisa, che, come loro stessi scrivono, non è “contro qualcuno” ma “per qualcosa”, per lo sviluppo e la crescita della Professione.
Leggeremo con attenzione le loro considerazioni e le loro proposte, ed invitiamo tutti a farlo con altrettanta attenzione ed impegno, mettendo a disposizione anche il nostro spazio virtuale per accogliere commenti, riflessioni, proposte e controproposte.
- La PROPOSTA DI CODICE DEONTOLOGICO QUI
- La lettera di Carlotti ai Collegi QUI