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5 o 6 dosi di vaccino per fiala? Perché Pfizer consegna meno fiale di vaccino

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 23/01/2021 vai ai commenti

AttualitàCoronavirusCronache sanitariePunto di Vista

 

Venerdì scorso Pfizer ha comunicato all’Italia ed a tutti i Paesi Europei, che tra la fine di gennaio e l’inizio di febbraio, sarebbero state consegnate meno dosi rispetto a quelle che erano state concordate: l’8% in meno secondo Pfizer, il 20% in meno secondo l’Italia.

Secondo quanto riferito da Domenico Arcuri, Commissario per l’emergenza, l’inadempienza al contratto, stipulato da Pfizer è grave, per questo ha annunciato che sta lavorando con la l’Avvocatura di Stato, affinché i patti vengano rispettati.

L'Unione europea con i produttori del farmaco ha sottoscritto un contratto in nome e per conto dei 27 Stati membri. Inoltre, ogni Stato membro, quindi anche l'Italia, ha sottoscritto dei contratti derivati rispetto al contratto generale. Sul contratto generale dell'Ue ci sono quantità, termini, scadenze per la consegna e questi sono richiamati anche nei contratti dei vari Paesi.

In una nota diffusa dall’azienda ha spiegato che i ritardi di consegna sono stati causati da interventi di potenziamento nello stabilimento belga di Puurs che consentiranno di aumentare la produzione di vaccini nei prossimi mesi.

Diversi osservatori hanno sottolineato che questi numeri sarebbero la fusione di due distinte azioni di Pfizer. La prima, come già detto, è la riduzione temporanea di consegne dovuta agli interventi nello stabilimento di Puurs. La seconda azione, invece, non sarebbe un taglio, ma solo una ridistribuzione in seguito alla possibilità di estrarre sei dosi da ogni flaconcino anziché cinque.

 

Fiale o dosi?

ll Comitato per i medicinali per l'uomo (Chmp) dell'Ema ha raccomandato di aggiornare le informazioni sul vaccino antiCovid-19 di Pfizer-Biontech, Comirnaty, per chiarire che ogni fiala contiene 6 dosi del vaccino. 


Per sesta dose servono aghi e siringhe specifiche

In particolare, l'Ema specifica di non usare utilizzate siringhe e aghi standard, in quanto "potrebbe non esserci abbastanza vaccino per estrarre una sesta dose da una fiala. Per estrarre sei dosi da una singola fiala, è necessario utilizzare siringhe e/o aghi a basso volume morto", vale a dire che "la combinazione di ago e siringa a basso volume morto deve avere un volume morto non superiore a 35 microlitri". Inoltre, "se la quantità di vaccino rimanente nel flaconcino dopo la quinta dose non è in grado di fornire una dose completa (0,3 ml), l'operatore sanitario deve eliminare il flaconcino e il suo contenuto. Non devono essere usati più flaconcini per ottenere una dose completa e qualsiasi vaccino non utilizzato deve essere eliminato 6 ore dopo la diluizione". 

In una nota inviata al Financial Times, Pfizer ha spiegato che gli accordi stretti con i paesi europei si basano «sulla consegna di dosi, non di fiale». Finora, grazie alla sesta dose, l’Italia e tutti gli altri paesi europei hanno avuto il 20% di dosi in più rispetto al previsto. Questa possibilità è stata sfruttata fino al 15 gennaio, per Pfizer non è stato un regalo, e per questo avrebbe previsto di diminuire il numero di dosi da distribuire.

 

Resta da capire quindi realmente se il taglio imposto da Pfizer sia di dosi o di fiale, visto che Arcuri si è espresso in fiale, e la Pfizer parla di dosi. Ed ancora in quanti centri per la vaccinazione, ha estratto sei dosi dalla fiala e quanti 5, non avendo a disposizione le siringhe corrette?

Se ad essere distribuite in minor numero fossero le dosi, si spiega l'8% in meno dichiarato da Pfizer, se invece fossero le fiale, allora la campagna vaccinale subirebbe un drastico rallentamento.

 

Da il Post