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Gli studenti infermieri utilizzati come OSS. La denuncia dell'OPI Nuoro: stop allo sfruttamento

Una presa di posizione coraggiosa, dell’OPI di Nuoro, che farà discutere a lungo il corpus infermieristico, oltre che ad aprire un incoraggiante varco verso il riscatto della professione.

Ieri, 19 settembre 2021, è stata inviata al Direttore del Corso di Laurea in Infermieristica dell’Università di Cagliari e ai vertici aziendali delle aziende sanitarie del nuorese una lettera avente come oggetto “Indicazioni al corretto svolgimento del tirocinio degli studenti in infermieristica”.

Nella missiva si chiede ai destinatari un repentino “cambio di rotta” per quanto concerne la programmazione e le attività quotidiane degli studenti in infermieristica, troppo spesso destinati, nelle corsie, a svolgere lavori dequalificanti e per nulla legati al loro percorso formativo.

Ho intervistato il Dott. Giuseppe Gentile, Presidente dell’OPI di Nuoro.

Buongiorno, presidente. Da cosa nasce una presa di posizione così forte dell'OPI di Nuoro verso il Corso di Laurea in Infermieristica dell'Università di Cagliari? 

La nostra presa di posizione nasce dal desiderio di mettere in pratica ciò che l'infermiere studia durante tutto il percorso universitario, che puntualmente non trova poi riscontro nel mondo del lavoro. Difatti l’infermiere è il responsabile dell’assistenza infermieristica generale, e mette in atto il processo di nursing così come è specificato nella legge n° 739/94. Nella realtà di oggi a Nuoro il modello funzionale più utilizzato è ancora quello per funzioni e compiti che comporta una suddivisione del lavoro che limita fortemente l’autonomia professionale dell’infermiere. Difatti, anche se il mansionario è stato abolito nel ’99, non vi è stato ancora oggi un cambiamento culturale per lo svolgimento della professione infermieristica. Il mancato utilizzo di un sistema di diagnosi infermieristiche e di una pianificazione dell’assistenza relega l’infermiere alla funzione di mero esecutore concentrando la sua attenzione sui compiti da svolgere anziché sul paziente causando un totale distaccamento da ciò che si studia nel corso di laurea.

Pensa che le responsabilità siano delle Università o delle sedi di tirocinio?

Noi dell'OPI di Nuoro pensiamo che le responsabilità siano di tutto il sistema a partire dall’università sino alle sedi dove si svolge il tirocinio. La mancanza di tutor specializzati per formare gli infermieri di domani non fa altro che distruggere tutto ciò che si studia a livello teorico ed alimentare un sistema che invece di basarsi sulle evidenze scientifiche si basa sul “si è sempre fatto così”.

Nella pratica, come pensa si debba agire per mettere fine alle modalità didattiche denunciate nella lettera? 

L'OPI di Nuoro pensa che l’ affidamento degli studenti a tutor specializzati sia il primo passo per far sì che in futuro gli infermieri non siano dei meri esecutori di compiti o mansioni, ma mettano in pratica l'intero processo di nursing; inoltre l'utilizzo di strumenti per analisi dei bisogni assistenziali, formulazione di diagnosi infermieristiche e pianificazione degli interventi, ad oggi quasi del tutto assenti, risulterebbero un ottimo punto di partenza per un cambiamento culturale atteso da anni.

Ha già avuto riscontri ufficiali, da parte dei suoi interlocutori? 

Ad oggi no; speriamo che anche con questa azione intrapresa, li avremo in futuro. Noi siamo pronti a collaborare per cambiare un sistema che ad oggi non risulta aggiornato. La nostra professione si è evoluta molto rapidamente in questi anni a livello normativo, ma la domanda da parte delle aziende sanitarie è rimasta per lo più la stessa di 40 anni fa.

Infine, se vi è stato un confronto precedente alla lettera, qual è la posizione della FNOPI in merito? 

Con la FNOPI abbiamo avuto dei confronti, ma non sullo specifico argomento degli studenti universitari. La Federazione ha lavorato e lavora per rendere l’infermiere sempre più responsabile dei processi assistenziali, poi è compito dei vari Ordini Provinciali far sì che gli obiettivi raggiunti dalla Federazione diventino realtà nel loro territorio di pertinenza. Noi conosciamo le realtà della provincia di Nuoro e crediamo fortemente nell’autonomia e responsabilità dell’infermiere, non conosciamo le realtà delle altre province, ma invitiamo comunque gli altri ordini, qualora vivessero la realtà che vi è a Nuoro, ad unirsi alla nostra causa.

Ringrazio ancora il Presidente dell’OPI di Nuoro, dott. Giuseppe Gentile, per la sua immediata disponibilità, confidando in un celere riscontro alle istanze sopra esposte e ripropongo, qui sotto, il testo integrale della lettera oggetto di questo articolo.

 

 

Spett.li Istituzioni,

vorremo portare alla Vostra attenzione una situazione che sta diventando, a parer nostro, seriamente preoccupante, per la formazione degli studenti iscritti in Infermieristica, che svolgono il tirocinio formativo presso l’A.S.S.L. di Nuoro.

Il tirocinio pratico dei futuri infermieri è deviato da mansioni non pertinenti alla professione quali: distribuzione del vitto, trasporto dei pazienti per le visite specialistiche, sanificazione delle unità dei pazienti e l’assistenza di base di tipo igienico alberghiero, dove l’affiancamento e la formazione è delegata agli O.S.S.

Ci preme ricordarvi che gli studenti rappresentano il futuro della nostra professione, il tirocinio che svolgono nell’ASSL di Nuoro non dà la possibilità di sviluppare nel campo, alcune delle competenze che oggi, rappresentano il fondamento della professione infermieristica.

Il tirocinio è un momento importante della formazione, gli studenti, assegnati alle varie UU.OO. dovrebbero mettere in pratica, attraverso l’esperienza diretta, il processo infermieristico e sviluppare il pensiero critico ad esso legato; la preparazione dovrebbe essere garantita dal supporto di un tutor o da infermieri esperti.

L’infermiere, come descritto nella legge 739/94 e poi confermato dall’abolizione del mansionario dalla legge 42/99, è il responsabile dell’assistenza infermieristica generale, esso:
a) Partecipa all’identificazione dei bisogni di salute della persona e della collettività;

b) identifica i bisogni di assistenza infermieristica della persona e della collettività e
formula i relativi obiettivi;

c) pianifica, gestisce e valuta l’intervento assistenziale infermieristico;

d) garantisce la corretta applicazione delle prescrizioni diagnostico-terapeutiche;

e) agisce sia individualmente sia in collaborazione con gli altri operatori sanitari e sociali;

f) per l’espletamento delle funzioni si avvale, ove necessario, dell’opera del personale di supporto.

Con la presente l’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Nuoro chiede la modifica del piano formativo degli studenti e nello specifico degli obiettivi attribuiti ai discenti del primo anno, dato che in alcuni punti non si rispetta la legge 739/94. In particolare vi elenchiamo i due punti contrastanti con la legge:

  • L’infermiere esegue la pulizia e la decontaminazione dei presidi sanitari;
  • L’infermiere esegue le cure igieniche parziali o totale.

Da quanto scritto sopra, si evince che la formazione è compromessa: agli studenti viene indottrinata una concezione errata del ruolo dell’infermiere, che diventa poi lesiva per la professione stessa. La carenza del personale infermieristico e di supporto, non può ricadere sugli studenti, non garantendo un percorso qualitativamente valido, impiegandoli in mansioni, su descritte che non gli competono.
Gli infermieri non sono dei factotum che sopperiscono a qualunque tipo di carenza e svolgono ogni tipo di mansione, ma al contrario sono i responsabili di tutto il processo assistenziale ed hanno le competenze per decidere le azioni da attuare in piena autonomia.

Pertanto, l’OPI di Nuoro invita i responsabili del CDL dell’Università di Cagliari, delle attività di tirocinio e i vari coordinatori delle U.O. a un netto cambio di rotta, rivedendo gli obiettivi del primo anno, in un’ottica diversa, insegnando e applicando il processo assistenziale attraverso piani di cura che non restino solo relegati alla teoria.

L’ordine si rende disponibile a collaborare per la riformulazione dell’attività di tirocinio e degli obiettivi e si riserva di prendere provvedimenti al perdurare di questa situazione.

Per il Consiglio Direttivo,

Il Presidente OPI Nuoro Dott. Giuseppe Gentile