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L’infermiere di Famiglia in Europa: ruolo e formazione

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 06/04/2022

NursingProfessione e lavoro

L’ultima bozza relativa al DM71,  che ridisegna la sanità territoriale, rivela una forte presenza infermieristica e per la prima volta emerge la figura dell’infermiere di famiglia, non più un mero esperimento, ma una figura concreta, che guadagna il suo posto nella sanità italiana.

La mancata attuazione di una sanità territoriale, ha rivelato la sua drammaticità durante la pandemia da Covid e  suo malgrado ha fatto da propulsore per la concretizzazione della figura dell’infermiere di famiglia.

Il documento Health 21 dell'OMS Regione Europea del 1998 introduce la figura dell'infermiere di Famiglia e Comunità (IFeC) alla base dell'assistenza sanitaria, quale primo punto di contatto tra persone e servizi sanitari, per una salute integrata.

La legge 77/20 ha introdotto il ruolo dell'IFeC a livello nazionale. La Conferenza Stato Regioni ha emanato le direttive per gli Assessorati Regionali, chiedendo loro di fornire alle aziende sanitarie una cornice per la risposta al mandato di legge. Ora, il contesto in cui inserire il contributo dell'IFeC per tutelate il diritto alla salute dell'individuo, della famiglia, della comunità e, di conseguenza, alla tutela della salute pubblica, passa ai direttori delle Aziende Sanitarie e dei Dipartimenti, o delle Direzioni delle Professioni Sanitarie.

Per effetto della riforma del titolo V della Costituzione del 1991, ogni Regione ha autonomia gestionale nell'attuare le indicazioni del Ministero della Salute, in base all'orientamento politico dell'amministrazione in carica, alle caratteristiche geografiche e demografiche. In ogni Regione le diverse Aziende Sanitarie hanno storie e territori diversi con cui confrontarsi e hanno sviluppato modelli assistenziali di Cure Primarie diversi tra loro. Questo fa sì che in alcune zone ci siano consolidate esperienze di assistenza infermieristica territoriale che già applicano il paradigma di salute bio-psico-sociale, di medicina proattiva e di comunità. In altre zone, invece, il servizio infermieristico territoriale si configura con il rimborso di prestazioni a cooperative per garantire cure domiciliari integrate di secondo livello o cure palliative ( Assist Inferm Ric 2021;40(3):125-130 doi 10.1702/3694.36820).

 

L’infermiere di famiglia in Europa

 

Regno Unito

Lo Specialist Community Public Health Nurse (PHN), è stato iscritto dal 2004 nel Nursing and Midwifery Register. Il PHN si può a sua volta indirizzare in Health Visitor, Health Protection Nurse, School Nurse, Occupational Health Nurse e Sexual Health Advisor. Nel Regno Unito attualmente i PHN sono tenuti a completare un percorso di formazione specialistica dopo il conseguimento del titolo di infermiere, comune per tutti e con un tirocinio focalizzato sul loro ruolo specifico nella salute pubblica.
L'indirizzo che si è sviluppato maggiormente è quello dell'Health Visitor, che è stato prevalentemente impegnato nella prevenzione primaria e nell'educazione sanitaria delle famiglie, in particolare dei bambini al di sotto dei cinque anni.

 

Scozia
A partire dal 2000 è stato istituito il FHN, secondo le indicazioni dell'OMS Europa e a partire dal 2006 lo sviluppo del ruolo professionale del FHN si è concentrato sull'acquisizione di capacità di assistenza, presa di decisioni, comunicazione, leadership comunitaria e managerialità. Il sistema precedente comprendeva diversi percorsi specialistici, sovrapponibili ai cinque indirizzi del PHN presenti nel Regno Unito. Il percorso formativo del FHN delineato dall'OMS, prevede un corso a tempo pieno di 45 settimane per infermieri con almeno due anni di esperienza e si concentra sull'integrazione di teoria e pratica. Le competenze attese dai FHN per essere autonomi coprono cinque aree principali: erogazione delle cure, decision-making, comunicazione, leadership e management.
La maggior parte dei FHN ha completato programmi di formazione sulla prescrizione dei farmaci sulla base di protocolli e sui sistemi informatici per la gestione centralizzata della documentazione sanitaria.

 

Irlanda
Gli infermieri di sanità pubblica, Public Health Nurse (PHN), sono stati inseriti nell'albo degli Infermieri nel 1960, dall'Ordine degli Infermieri Irlandesi (An Bord Altranais).

I PHN sono per lo più assegnati ad una specifica area geografica e collaborano con MMG e altri professionisti. 
Il rapporto tra PHN e popolazione varia da 1:2500 a 1:5099.
I PHN sono affiancati dalle Community Health Nurse (CHN), fanno parte di team di comunità insieme a terapisti occupazionali, fisioterapisti, logopedisti, dietisti/nutrizionisti, e sono in contatto con operatori degli ospedali e dei servizi sociali della comunità. 

I PHN hanno un ruolo generalista, dai confini sfumati, anche se ci sono aree in cui vengono utilizzati in modo inappropriato e sono spesso impegnati in attività che sostituiscono il lavoro dei CHN.

La formazione dei PHN richiede almeno sei anni, oltre a un minimo di 2 anni di pratica clinica si deve essere iscritti all'Albo come infermiere o ostetrica e poi conseguire un Master di 2 anni in sanità pubblica. 


Svezia
I District Nurse (DN), devono essere laureati in infermieristica ed avere un'esperienza clinica certificata di 2 anni, e completare un Master di 2 anni. I DN possono lavorare nella comunità con i bambini di età inferiore ai sei anni e le loro famiglie, nelle scuole e con adulti o anziani. Tradizionalmente, si occupano soprattutto della conduzione di programmi specifici per la promozione della salute e la prevenzione delle malattie in aree geografiche specifiche


Finlandia
Sono caratterizzati dalla presenza di centri della salute (Health Centres – HC), che forniscono cure primarie, prevenzione, e assicurano la salute della popolazione.

I PHN hanno un ruolo fondamentale negli HC: tra essi vi sono professionisti che, oltre a coadiuvare le attività dei medici, lavorano autonomamente in regime ambulatoriale fornendo prestazioni assistenziali. Inoltre, erogano assistenza a domicilio, a cittadini di tutte le età (dall'area materno infantile a quella geriatrica), coinvolgendo l'intera famiglia nella promozione della salute. Infine, lavorano nelle scuole di ogni grado e come infermieri di medicina del lavoro, poiché tutti i datori di lavoro finlandesi devono fornire servizi gratuiti di medicina del lavoro ai propri dipendenti. I PHN sono infermieri laureati: il corso base dura 4 anni, e include moduli di Infermieristica di comunità. 


Slovenia
I servizi di infermieristica di famiglia e di comunità (FeC) sono diventati obbligatori per legge nel 1974, quando è nata la necessità riunire ostetriche, assistenti sociali e infermieri in un unico servizio rivolto alla comunità.

L'infermieristica di FeC viene erogata in dipartimenti indipendenti, nei centri della salute. Gli infermieri hanno una formazione universitaria, con dei percorsi post-laurea, e lavorano in team multidisciplinari, fornendo assistenza con interventi per tutelare e promuovere la salute individuale, familiare e collettiva, in tutte le fasi della vita.  Inizialmente, l'infermiere di FeC godeva di una grande autonomia, che è purtroppo progressivamente diminuita nel tempo. Secondo la normativa slovena, l'infermiere di FeC è attualmente pienamente autonomo nella pianificazione delle attività preventive, ma per le visite domiciliari di tipo tecnico-assistenziale il responsabile è il medico di famiglia.


Spagna
Nel 1984 la riforma sanitaria ha introdotto l'assistenza in sanità pubblica attraverso la costituzione di Centri della Salute, nei quali un team multiprofessionale eroga i servizi di prevenzione, cura e riabilitazione ai cittadini di un territorio. I Centri della Salute servono una popolazione di 5000-25000 persone, forniscono un primo accesso diretto ai servizi e si collegano ai servizi ambulatoriali ospedalieri. Il ruolo degli infermieri è prevalentemente nell'ambito della promozione della salute, della prevenzione e della gestione della cronicità, attraverso attività ambulatoriali su appuntamento o a domicilio, gestite autonomamente, destinate a singoli, gruppi di pazienti o nelle scuole. Gli infermieri, dopo aver effettuato un accertamento clinico e sociale, prescrivono, sulla base di protocolli concordati nel centro, procedure diagnostiche semplici (ematochimiche e radiologiche); hanno un elevato grado di autonomia nella gestione ed assistenza del paziente cronico. Fanno riferimento ai medici per le situazioni acute e di instabilità clinica. La formazione degli infermieri di sanità pubblica prevede 4 anni di formazione di base e 2 anni di specializzazione in infermieristica di FeC.

 

Tratto da: ssist Inferm Ric 2021;40(3):131 136  doi 10.1702/3694.36821

L’infermiere di famiglia e comunità:
panoramica sull’esercizio della professione in Europa

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Alessio Conti,1 Beatrice Albanesi,1 Erica Busca,2 Lorena Martini,3 Claudio Costa,3 Sara Campagna

1Università di Torino 

2Azienda Ospedaliero Universitaria Maggiore della Carità, Novara

3Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali 

Per corrispondenza: Sara Campagna, sara.campagna@unito.it