Indennità festiva errata: sì a 5 anni di arretrati agli infermieri. NurSind Milano vince 124 ricorsi
Al di là di quanto i “leoni da tastiera” affermano, ovvero che basta fondare un’associazione su Facebook (oppure strapparsi le vesti, a parole, scrivendo post infuocati sui social mentre si è intenti ad espletare i più elementari bisogni fisiologici, seduti sul proprio trono) per portare a casa risultati “tangibili” bisogna lottare con unghie e denti ed è necessario l’impegno quotidiano, aggiungo politico e sindacale, ai tavoli che contano.
Ed è quanto hanno fatto le colleghe e i colleghi di Milano, nello specifico alcuni infermieri NurSind dell’ASST Santi Paolo e Carlo, che hanno presentato ben 124 ricorsi per far valere il rispetto di quanto l’articolo 86 dell’ultimo CCNL stabiliva.
Più precisamente, al comma 13 si legge “[…] Per il servizio di turno prestato per il giorno festivo compete un’indennità di € 17,82 lorde se le prestazioni fornite sono di durata superiore alla metà dell’orario di turno, ridotta a € 8,91 lorde se le prestazioni sono di durata pari o inferiore alla metà dell’orario anzidetto, con un minimo di 2 ore. Nell’arco delle 24 ore del giorno festivo non può essere corrisposta a ciascun dipendente più di un’indennità festiva. Per turno notturno-festivo si intende quello che cade nel periodo compreso tra le ore 22 del giorno prefestivo e le ore 6 del giorno festivo e dalle ore 22 del giorno festivo alle ore 6 del giorno successivo […]”.
La Segreteria NurSind di Milano, forte della convinzione che tale indennità venisse erogata in maniera errata, ha predisposto, già nel corso del 2021, come dicevamo, ben 124 ricorsi.
L’ASST Santi Paolo e Carlo, forte di una legittima interpretazione e parere ARAN, non ha mai preso in considerazione quanto il NurSind denunciava ma ha dovuto ricredersi, in virtù della condanna dei giudici, che hanno dato ragione ai ricorrenti.
Grazie a questa vittoria, i 124 infermieri hanno ottenuto 5 anni di arretrati.
Non solo: al fine di evitare nuovi ricorsi, l’ASST ha ridefinito l’accordo interno grazie al quale tutti i lavoratori turnisti dell’ASST, da ora in avanti, percepiranno il riadeguamento dell'indennità.
“Sono sempre stato convinto della legittimità della nostra richiesta - dichiara il dott. Paolo Toscano, consigliere della Segreteria NurSind Milano - come NurSind abbiamo sempre cercato di far rispettare ed applicare tutti gli istituti contrattuali. Ho sempre creduto fin dalla prima udienza che i giudici avrebbero apportato il giusto rispetto e riconoscimento alla nostra professione, cosa che, ahimè, il Contratto Nazionale non ha mai fatto fino ad oggi. Ringrazio tutti i componenti della segreteria in particolar modo il dott. Giovanni Migliaccio ed il dott. Salvatore Barca i quali, grazie al lavoro in équipe svolto, hanno permesso di ottenere questo epocale risultato. Grazie anche allo studio legale dell’avvocato Domenico De Angelis siamo riusciti a risolvere un’annosa questione e stiamo predisponendo i futuri interventi in altre aziende, trattandosi di un problema oramai atavico e diffuso sull’intero territorio nazionale”.
“Il tribunale di Milano, nell’esaminare i ricorsi - aggiunge l’avvocato dott. Domenico De Angelis - ha usato un criterio interpretativo letterale e sistematico, ritenendo che il nuovo contratto avesse oramai chiarito l’annosa questione presentata dal contratto del 1995. Sottolineo la tenacia e perspicacia dei dirigenti NurSind di Milano che hanno sempre creduto che la corretta versione fosse appunto quella indicata nella nuova norma”.