Tredicesima. Come viene tassata?
Dopo tanto trepidare, la tanto attesa tredicesima mensilità è alle porte o da qualche giorno è stata già erogata.
La sensazione in generale, è quella di aver subito una tassazione dello stipendio, maggiore del dovuto.
Vediamo quindi come viene tassata la “gratifica natalizia”.
Chi spera di ricevere un importo pari allo stipendio rischia quindi di rimanere deluso perché la tredicesima mensilità concorre alla formazione del reddito complessivo ed è tassata ai fini Irpef in base al proprio scaglione reddituale.
Sulla tredicesima mensilità gravano sia i contributi previdenziali che la tassazione ai fini Irpef (ai sensi dell’art. 51 del Dpr n. 917/1986 - Tuir).
Per capire come viene tassata la tredicesima in busta paga dobbiamo prima di tutto individuare l’aliquota Irpef riferita al proprio scaglione di reddito. Per farlo occorre verificare l’ammontare dello stipendio lordo annuo (RAL) stabilito nel proprio contratto di lavoro, nella busta paga o nel cedolino. Se nella busta paga o nel cedolino è riportato solo l’importo lordo mensile, basterà moltiplicare per 13 questo valore.
Scaglioni IRPEF 2022
Fino a 15mila euro 23%
Da 15mila a 38mila 25%
Da 28.001 a 50mila euro 35%
Oltre 50mila euro 43%.
A differenza di quanto previsto per il normale stipendio (o pensione), sulla tredicesima non spettano le detrazioni per lavoro dipendente né quelle per i familiari a carico. Questo fa sì che le trattenute Irpef siano applicate per intero e non mitigate dalle detrazioni come accade per lo stipendio. Per questo motivo l’importo netto appare più basso rispetto al normale stipendio.
Oltre all’Irpef, bisogna ancora detrarre i contributi previdenziali del 9,19%, ai quali nel 2022 si applica lo sconto contributivo del 2% se l’importo è inferiore a 2.692 euro.