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MGF: mutilazioni genitali femminili …. cosa sono e perché! Prima parte

Gemma Maria Riboldidi
Gemma Maria Riboldi
Pubblicato il: 20/01/2023 vai ai commenti

Professione e lavoroSexo&SaluteStudi e analisi

Con la collaborazione di Rodolfo Luigi Pessina & https://www.instagram.com/sexotan_gocce/

 

INFIBULAZIONE…. Abbiamo sentito spesso questo nome, sulle riviste, nei discorsi dei mass media, sulla bocca di qualche collega in corsia. Ma il termine esatto è “mutilazioni genitali femminili” (MGF) e indica una serie di interventi fisici a livello genitale esterno eseguiti senza finalità medica, con un preciso scopo rituale.

L’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) ha distinto le mutilazioni dei genitali femminili in quattro tipi:

  • I° tipo: circoncisione o resezione del prepuzio clitorideo con o senza l’escissione di parte o dell’intera clitoride;
  • II° tipo: escissione o resezione del prepuzio e della clitoride insieme alla rimozione parziale o totale delle piccole labbra;
  • III° tipo: infibulazione o circoncisione faraonica, la forma di mutilazione genitale tipica dei paesi del Corno d’Africa e consiste nella escissione parziale o totale dei genitali esterni. I due lati della vulva vengono poi cuciti con una sutura o con spine, riducendo in tal modo la dimensione dell’orifizio della vulva e lasciando solo un piccolo passaggio nell’estremità inferiore, per l’emissione del flusso mestruale e dell’urina;
  • IV° tipo: include varie pratiche di manipolazione degli organi genitali femminili: piercing, incisione della clitoride e/o delle labbra; allungamento della clitoride e/o delle labbra; cauterizzazione per ustione della clitoride e dei tessuti circostanti; raschiatura dell’orifizio vaginale (angurya cuts) o taglio della vagina (gishiri cuts); introduzione di sostanze corrosive nella vagina per causare sanguinamento oppure immissione di erbe con lo scopo di restringere la vagina. In Africa Orientale e Mediorientale viene praticata, con appositi massaggi fin dall’età prepubere, l’allungamento delle piccole labbra per aumentare il piacere maschile (chiamato “grembiule delle ottentotte”, vedi immagine a lato). Viene invece indicata come mushonga un trattamento a base di erbe che rende la vagina più stretta ed asciutta, praticato oggigiorno in centri estetici o in casa (Nigeria, Senegal, Zimbabwe) e che ha il preciso scopo di dare più piacere al partner e renderlo fedele. Questa pratica però aumenta il rischio di abrasioni durante il rapporto coitale e il rischio conseguente di maggiore facilità di trasmissione di infezioni sessualmente trasmesse. In Africa occidentale viene talvolta praticata la tecnica del ghishiri cutting: con un coltello vengono incise la parete vaginale anteriore e il perineo per ampliare la vagina e prevenire/trattare dolore ai rapporti sessuali e le difficoltà nel parto. Il problema è che questa pratica può complicarsi gravemente con fistole, infezionie lesioni uretrali e rettali.

Le MGF vengono effettuate sulle bambine e le preadolescenti (tra i 4 e i 15 anni di età) e le motivazioni sono molteplici:

  • Prima dell’infibulazione una bambina non è considerata “né maschio né femmina”;
  • Infibulare significa “asportare una parte maschile del corpo”;
  • Dopo l’infibulazione la ragazzina sarà donna e quindi potrà sposarsi;
  • Il non sposarsi è considerato assolutamente disonorevole nella tribù;
  • La vagina viene ritenuta sporca o impura se non infibulata;
  • L’infibulazione protegge le gravidanze e favorisce il parto;
  • L’infibulazione viene spesso intesa come un meccanismo di controllo della sessualità femminile.

Parlando di MGF importante trattare anche la defibulazione.

La defibulazione è la procedura che si attua per accrescere l’apertura dell’orifizio lasciata al momento dell’infibulazione. Questa comporta una incisione nella cicatrice dell’infibulazione, creando un’apertura, con la rimarginazione delle rimanenti grandi labbra. Ciò riduce le possibilità di future complicazioni e aiuta a eliminare alcuni problemi cronici. Spesso è effettuata quando una donna sta per sposarsi in previsione del primo rapporto sessuale con il partner, ma è spesso spostata fino al momento del parto.

È infine importante sapere che esistono anche le mutilazioni genitali maschili che, di solito, si presentano sotto forma di una circoncisione rituale (escissione del prepuzio penieno).

Da un punto di vista scientifico, la circoncisione per sé è più sana in termini igienici, e va spesso a determinare un certo grado di miglioramento del piacere sessuale, ma deve essere eseguita in condizioni di sicurezza e sterilità, come avviene negli ospedali occidentali.

Seguiteci nella prossima uscita per conoscere meglio le MGF… tra tradizioni e falsi miti!

A presto!