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NurSind Trapani: Asp ancora ferma, tra proclami di legalità e problemi irrisolti

Giuseppe Provinzanodi
Giuseppe Provinzano
Pubblicato il: 03/12/2025

NurSind dal territorioSicilia

Il sindacato smonta il racconto di un’azienda “rigenerata”: nelle corsie restano immobilismo, ritardi e condizioni strutturali critiche.

Il NurSind Trapani torna a segnalare con forza ciò che sta accadendo – e ciò che continua ostinatamente a non accadere – all’interno dell’Asp di Trapani. Mentre negli ultimi giorni qualcuno ha dipinto un quadro rassicurante, parlando di “ristabilita legalità”, di “azioni coraggiose” e di “svolte amministrative”, il sindacato autonomo conferma che la realtà vissuta dal personale sanitario e dagli utenti è ben diversa dai toni trionfalistici che circolano.

Secondo il NurSind, la sanità trapanese vive una fase di immobilismo strutturale, una paralisi che non può essere mascherata da narrazioni ottimistiche o da nuovi slogan. Il sindacato ribadisce quanto già evidenziato nella propria recente nota: “Tutte le attività propedeutiche alla sicurezza e al funzionamento della macchina sanitaria hanno subito rallentamenti pericolosi. Il silenzio, invece, continua ad essere assordante.”

A destare maggiore preoccupazione è l’assenza di riscontri concreti ai problemi denunciati. «Nonostante i riflettori accesi dal caso referti – spiega il NurSind – l’inchiesta interna non ha ancora prodotto esiti pubblici. E l’iter amministrativo continua a muoversi con lentezza inspiegabile».
Un rallentamento che riguarda soprattutto procedure vitali: stabilizzazioni, incarichi, atti tecnici essenziali. L’ordinario, afferma il sindacato, è diventato straordinario: un’anomalia che non può essere archiviata come normalità.

Sul fronte strutturale, la fotografia è ancora più impietosa. Il NurSind segnala ingressi dei pronto soccorso di Trapani e Castelvetrano in condizioni fatiscenti, episodi di danneggiamento dei mezzi del personale, il fallimento del progetto del nuovo ospedale di Alcamo, e un sistema di sanificazione delle divise e della biancheria ospedaliera giudicato insufficiente.
A ciò si aggiunge l’incertezza sui contratti dei professionisti sanitari, che attendono rinnovi non ancora definiti.

In queste settimane, qualcuno ha parlato di un’Asp “rinnovata”, impegnata a “sgretolare vecchi privilegi” . Una narrazione che, secondo il NurSind, rischia di ridurre la complessità a puro storytelling: «La legalità non si dimostra a parole. Si dimostra con atti chiari, risultati verificabili, miglioramenti percepibili nei reparti. Finché questi elementi mancano, la realtà resta molto distante dai proclami».

Il sindacato non entra nel merito delle valutazioni di altri attori del panorama sindacale, ma osserva con fermezza che l’esaltazione di una presunta “svolta” non può cancellare l’evidenza dei fatti.
«Abbiamo denunciato criticità rimaste identiche a settimane fa. Nessuna narrazione potrà sostituire i dati, il lavoro reale, la sicurezza del personale e dei cittadini», sottolinea il NurSind.

Il sindacato rivolge dunque un appello deciso alle istituzioni regionali:
«Chiediamo al presidente della Regione e all’assessore alla Salute un intervento forte che restituisca dinamismo all’amministrazione e garantisca risposte concrete. La stasi amministrativa è pericolosa e rischia di generare nuovi casi come quello dei referti».

Ma al tempo stesso si chiede ancora:

"Al di là di alcune disposizioni di servizio fisiologiche e di dubbia interpretazione — ma da ritenersi legittime per il ruolo di un Commissario di una ASP — chiediamo quali e quanti “privilegi” ed equilibri radicati  e consolidati siano stati realmente interrotti dall’attuale gestione. Non sembrerebbe, infatti, che siano state prese le dovute distanze da affermazioni riportate da alcuni organi di stampa, e ciò alimenta interrogativi che meritano chiarezza".

Per il NurSind la priorità resta una sola: restituire dignità e sicurezza alla sanità trapanese, al di là di ogni narrazione costruita.
E conclude: «Non servono slogan. Servono fatti».