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Indennità personale dei pronto soccorso Umbria. Dalla regione solo un fragoroso silenzio

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La Redazione
Pubblicato il: 17/02/2023 vai ai commenti

NurSind dal territorioUmbria

 

Il rinnovo del CCNL Comparto Sanità, sottoscritto anche da NURSIND il 02 novembre 2023, prevede, per la prima volta, un’indennità aggiuntiva fissa per i lavoratori della sanità impiegati nei Pronto Soccorso italiani, con finanziamento proveniente dalle casse nazionali e ripartite tra tutte le regioni.

Alla Regione Umbria sono stati assegnati allo scopo dallo Stato centrale, quale riparto risorse di cui all'art. 1, c. 293 della L. 234/2021, € 789.256.

Il valore minimo previsto dal CCNL per ciascun lavoratore è di minimo 40 euro mensili, incrementabile in sede di tavolo tecnico e di trattativa tra la Regione e le OO.SS., per premiare chi tutti i giorni lavora nelle trincee della sanità pubblica.

“Da novembre ad oggi, nonostante il sollecito inviato nelle settimane scorse dalla nostra sigla sindacale, nessun tavolo tecnico o di trattativa è stato convocato dalla regione Umbria allo scopo”, commenta Marco Erozzardi Coordinatore regionale NurSind.

NurSind considera questo “fragoroso silenzio” istituzionale come l’ennesimo, irrispettoso, sgarbo messo in atto dalla politica regionale verso quei professionisti che ogni giorno, con fatica, sacrificio, dedizione ed in contesti spesso carenti di organizzazione e risorse umane, mettono la propria competenza ed umanità al sevizio della cittadinanza umbra.

Continua Erozzardi – Sollecitiamo l’Assessore alla salute ed il direttore generale sanità Umbria affinché si avviino immediatamente gli incontri con le OO.SS. E si eroghi nel più breve tempo possibile il riconoscimento economico di diritto ai lavoratori dei pronto soccorso dell’Umbria.

Si invitano altresì tutti i rappresentanti delle forze politiche presenti in Assemblea Regionale a farsi promotori della causa, che riguarda centinaia di infermieri ed altro personale sanitario del comparto, verso la Presidente Tesei e la Giunta Regionale – conclude - I lavoratori sono stanchi di attendere ed esigono risposte dalla politica.