La pillola del giorno dopo. Quante volte posso prenderla nell’arco della vita?
Per contraccezione si intende il complesso dei mezzi utilizzati per impedire il verificarsi di una gravidanza. In generale, a prescindere dall’età, la pianificazione della gravidanza permette di ridurre l’esposizione a fattori di rischio e di adottare interventi protettivi per la salute, come l’assunzione di acido folico già nel periodo preconcezionale. La contraccezione, inoltre, protegge dalle gravidanze indesiderate e, alcuni metodi, anche dalle infezioni a trasmissione sessuale.
Scopo della contraccezione è quello di controllare, in modo temporaneo e reversibile il processo della riproduzione.
Metodi contraccettivi
Esistono diversi metodi contraccettivi, da usare in determinati momenti del rapporto sessuale:
- Prima del rapporto sessuale - contraccettivi ormonali (pillola estroprogestinica, pillola con solo progestinico, anello contraccettivo estroprogestinico, cerotto transdermico estroprogestinico, impianto sottocutaneo a rilascio di progestinico) e dispositivi intrauterini IUD (Intra Uterine Device) comunemente conosciuti col nome di spirale.
- Durante il rapporto sessuale - preservativo o condom, diaframma, metodi chimici, spermicidi (in capsule, ovuli, gelatine, creme); esistono anche metodi naturali(Ogino-Knaus, temperatura basale, Billings, coitus interruptus) che con l’individuazione del periodo fertile nel ciclo mestruale indicano il periodo di astinenza dai rapporti sessuali.
- Dopo il rapporto sessuale - è possibile far ricorso alla contraccezione di emergenza, che rappresenta una misura occasionale “di emergenza” appunto, e non sostituisce un regolare metodo contraccettivo.
I regimi di contraccezione d'emergenza comunemente utilizzati includono
- Inserimento di un dispositivo intrauterino a base di rame T380A entro 5 giorni dal rapporto non protetto
- L'inserimento di un dispositivo intrauterino a rilascio di levonorgestrel da 52 mg, che, come il dispositivo intrauterino a base di rame, probabilmente richiede l'inserimento entro 5 giorni dal rapporto non protetto
- Levonorgestrel 1,5 mg per via orale 1 volta entro 120 h dal rapporto non protetto
- Ulipristal acetato 30 mg per via orale 1 volta entro 120 h dal rapporto non protetto
Per le donne che hanno cicli regolari, il rischio di gravidanza dopo un singolo rapporto sessuale è di circa il 5%. Questo rischio è del 20-30% se il rapporto sessuale avviene a metà ciclo. Si consiglia di eseguire un test di gravidanza sulle urine 2 settimane dopo l'uso della contraccezione d'emergenza.
Quando un dispositivo intrauterino a base di rame o un dispositivo intrauterino a rilascio di levonorgestrel 52-mg sono usati per la contraccezione d'emergenza, devono essere inseriti entro 5 giorni dal rapporto sessuale non protetto (o entro 5 giorni dal sospetto di ovulazione, se il tempo di ovulazione può essere stimato). Il tasso di gravidanza è dello 0,1% per la contraccezione di emergenza con il dispositivo intrauterino a rilascio di rame e dello 0,3% per il dispositivo intrauterino a rilascio di levonorgestrel da 52 mg. Inoltre, il dispositivo intrauterino può essere lasciato in posizione per essere utilizzato per la contraccezione a lungo termine. Come contraccezione d'emergenza, il dispositivo intrauterino a base di rame interessa l'impianto della blastocisti; tuttavia, non sembra perturbare una gravidanza già avviata. La ripresa delle mestruazioni più un test di gravidanza negativo escludono in modo affidabile la gravidanza; un test di gravidanza deve essere effettuato 2-3 settimane dopo l'inserimento del dispositivo intrauterino per essere sicuri che una gravidanza non intenzionale non si sia verificata prima dell'inserimento.
La pillola del giorno dopo
Il levonorgestrel orale (1,5 mg, singola dose) usato come contraccezione d'emergenza previene la gravidanza inibendo o ritardando l'ovulazione. La probabilità di gravidanza è ridotta dell'85% dopo levonorgestrel orale come contraccezione d'emergenza, con un tasso di gravidanza del 2-3%. Tuttavia, la riduzione generale del rischio dipende dai seguenti fattori:
- Il rischio di gravidanza della donna, senza contraccezione d'emergenza
- Il momento del ciclo mestruale nel quale la contraccezione d'emergenza viene effettuata
- L'indice di massa corporea della donna (il levonorgestrel come contraccezione d'emergenza è meno efficace dell'ulipristal acetato in donne obese con un IMC > 30 kg/m2)
Negli Stati Uniti, il levonorgestrel orale per la contraccezione d'emergenza è disponibile ai banconi delle farmacie senza prescrizione medica. Un contraccettivo ormonale può essere iniziato contemporaneamente all'uso di levonorgestrel orale come parte di un protocollo di avvio rapido. Un metodo di protezione (come un preservativo) è raccomandato per 7 giorni.
L'ulipristal acetato (una singola dose orale di 30 mg), un modulatore del recettore progestinico, per la contraccezione d'emergenza ha un tasso di gravidanza di circa 1,5% ed è quindi più efficace del levonorgestrel orale. L'ulipristal acetato, come il levonorgestrel, previene la gravidanza soprattutto ritardando o inibendo l'ovulazione. Anche se l'ulipristal acetato è più efficace del levonorgestrel per le donne con un indice di massa corporea > 30 kg/m2, la sua efficacia diminuisce all'aumentare dell'indice di massa corporea. Così, nelle donne obese che hanno un forte desiderio di evitare una gravidanza non voluta, il dispositivo intrauterino a base di rame è il metodo preferito per la contraccezione d'emergenza. Il controllo delle nascite ormonale non deve essere iniziato fino a 6 giorni dopo l'uso di ulipristal acetato, poiché i progestinici possono interferire con l'efficacia contraccettiva di emergenza. Se la contraccezione ormonale viene iniziata il giorno 6, un metodo di riserva (come un preservativo) deve essere utilizzato per 7 giorni.
Non ci sono controindicazioni assolute all'uso del levonorgestrel o dell'ulipristal acetato come contraccezione d'emergenza. Il levonorgestrel e l'ulipristal orali come contraccezione d'emergenza devono essere presi il prima possibile e comunque entro 120 h dal rapporto non protetto.
Obbligo di prescrizione , per chi
Dal 10 ottobre 2020, per tutte le donne, anche minorenni, la pillola del giorno dopo a base di ulipristal acetato è un farmaco SOP, ovvero senza obbligo di prescrizione.
Per le donne maggiorenni è farmaco SOP anche quella a base di levonorgestrel[2], ma, in queso caso, resta l'obbligo di prescrizione per le minorenni. Per poter assumere il farmaco a base di levonorgestrel è quindi necessario rivolgersi ad un consultorio, presidio istituzionalmente deputato ai temi della contraccezione e della procreazione responsabile, al proprio medico di famiglia, ad un ginecologo, al pronto soccorso oppure ad un presidio di guardia medica.
Il personale sanitario è tenuto al segreto professionale e la prescrizione relativa è considerata prestazione d'urgenza, perché eventuali ritardi potrebbero correlarsi ad un maggior rischio di gravidanza indesiderata.
Pillola del giorno dopo, quante volte si può prendere
Non esiste una risposta universale e valida per tutte a questa domanda. Sul foglietto illustrativo è riportata l’indicazione di non prendere la pillola del giorno dopo più volte nell’arco di uno stesso ciclo mestruale, perché vorrebbe dire assumere una quantità di progestinici estremamente elevata in breve tempo e questo potrebbe avere ripercussioni importanti sulla regolarità del ciclo mestruale. È sconsigliabile anche assumere la pillola del giorno dopo per più mesi consecutivi. L’abolizione dell’obbligo di prescrizione medica, infatti, non dovrebbe far pensare che se ne possa fare un uso abituale, al pari dei contraccettivi ormonali propriamente detti. In assoluto, comunque, ogni donna è libera di decidere quante volte prendere la pillola del giorno dopo nel corso della sua vita, essendo però consapevole degli effetti collaterali e della reazione del proprio corpo all’assunzione di questo farmaco.
Fonte: MSD Manual