Iscriviti alla newsletter

Sondaggio NurSind-SWG. Il 60 per cento degli italiani è favorevole agli infermieri prescrittori

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 11/11/2024 vai ai commenti

Professione e lavoroStudi e analisi

11 novembre 2024 - Un recente report realizzato da Nursind e SWG (Report Nursind- SWG_11-11-2024) ha indagato le opinioni degli italiani sulla situazione attuale del Servizio Sanitario Nazionale (SSN) e le aspettative in vista della prossima Legge di Bilancio per il 2025. L'indagine, condotta su un campione di 800 cittadini italiani maggiorenni, ha rivelato una profonda insoddisfazione nei confronti del sistema sanitario pubblico, soprattutto in relazione alle carenze di personale e alle lunghe liste d'attesa.

Problemi principali: carenza di personale e lunghi tempi di attesa
La crisi del personale e la necessità di ridurre i tempi di attesa sono emerse come le priorità assolute per i cittadini. La maggior parte degli intervistati ha sottolineato la necessità di investire nel rafforzamento degli organici, al fine di migliorare l'efficienza del sistema e garantire un accesso più rapido alle cure. Al secondo posto tra le priorità, gli italiani auspicano un incremento degli stipendi per medici, infermieri e altri operatori sanitari, un riconoscimento della centralità e dell’impegno del personale. Quasi il 90% degli intervistati ha fatto esperienza almeno una volta nel settore sanitario privato, spesso per sopperire alle carenze del sistema pubblico. Le strutture private sono state preferite per prestazioni come visite specialistiche (64%), esami diagnostici (59%) e del sangue (38%) .

Una proposta innovativa: le prescrizioni infermieristiche
Una delle novità proposte riguarda la possibilità per gli infermieri di emettere prescrizioni di tipo infermieristico, per esempio per materiale sanitario e medicazioni. La proposta ha ricevuto il consenso della maggioranza dei cittadini (60%), con un 25% che si è invece espresso contrariamente, ritenendo tale compito esclusivo dei medici. L’opinione favorevole risulta particolarmente forte tra gli anziani e tra i residenti delle regioni del Nord-Est e del Centro Italia .

Il ricorso crescente alla sanità privata
L’indagine evidenzia che il 68% degli italiani ha rinunciato almeno una volta a prestazioni sanitarie pubbliche, principalmente a causa dei lunghi tempi di attesa, un problema che coinvolge particolarmente gli over 64enni. Un quinto degli intervistati ha citato difficoltà di accesso alle strutture e il 14% la mancanza di macchinari diagnostici adeguati .

La richiesta di investimenti per il futuro
Con un SSN sotto pressione, la Legge di Bilancio rappresenta una speranza per molti cittadini, che auspicano investimenti per migliorare la qualità delle infrastrutture e aumentare i fondi destinati alla ricerca e allo sviluppo di nuove tecnologie. Tuttavia, senza un aumento delle risorse umane e salariali, il rischio è che la sanità pubblica continui a perdere competitività rispetto al settore privato, con conseguenze su accessibilità e equità delle cure.
Il report evidenzia come la crisi della sanità pubblica non si limiti ai lunghi tempi di attesa, ma coinvolga aspetti strutturali e di accessibilità che necessitano interventi prioritari. La richiesta di miglioramenti è forte e condivisa da una vasta fascia di popolazione, ponendo la sanità al centro del dibattito pubblico e delle future scelte politiche.