Guardie armate nei Pronto Soccorso: Nursind chiede più sicurezza per gli operatori sanitari
L’ASL TO4 ha condannato con fermezza i gravi episodi di violenza avvenuti la scorsa settimana nel Pronto Soccorso di Ivrea, dove un paziente ha distrutto una parete con un calcio e un’altra ricoverata ha ribaltato la scrivania del Triage. Un’escalation di aggressioni che evidenzia una problematica ormai sempre più pressante: la sicurezza degli operatori sanitari.
L’azienda sanitaria ha ribadito il proprio impegno per garantire la tutela del personale, sottolineando le misure già adottate e quelle in fase di attuazione. Tra queste, il posizionamento del servizio di vigilanza in prossimità del Triage, il potenziamento della presenza delle forze dell’ordine nei punti più critici e l’implementazione della videosorveglianza. Inoltre, è in corso di svolgimento la gara d’appalto per l’assegnazione del servizio di guardie armate, ulteriore strumento deterrente per arginare il fenomeno.
Tuttavia, la dirigenza dell’ASL TO4 ha chiarito che, per quanto si possano adottare misure di sicurezza, non è possibile eliminare del tutto i comportamenti violenti individuali. Un’affermazione che non ha placato le preoccupazioni del NurSind, il sindacato degli infermieri, che attraverso la voce del suo rappresentante Giuseppe Summa ha lanciato un appello alle istituzioni.
“Il numero di aggressioni fisiche e verbali nel Pronto Soccorso di Ivrea è allarmante e in costante aumento rispetto ad altre realtà”, ha dichiarato Summa, evidenziando come molti episodi siano riconducibili a pazienti in stato di agitazione psicomotoria o sotto effetto di sostanze stupefacenti. Una situazione che, secondo il sindacato, richiede un’attenzione particolare e interventi mirati.
Per questo motivo, il NurSind chiederà un incontro con il Prefetto, al fine di discutere misure concrete per prevenire le cause di tali episodi e garantire maggiore sicurezza agli operatori sanitari. “La situazione di Ivrea merita un’attenzione speciale – ha sottolineato Summa – e porteremo il tema anche all’attenzione della nuova Direzione Generale dell’ASL TO4”.
Il rappresentante del sindacato ha poi evidenziato come la già critica condizione dei Pronto Soccorso, aggravata dal sovraffollamento e dalla carenza di personale, rischi di diventare insostenibile se non si interviene con decisione. “Gli operatori sanitari sono sottoposti a un carico di lavoro estremo e a condizioni di stress elevato. Non possiamo permettere che diventino bersagli di aggressioni continue”, ha concluso Summa.
L’allarme lanciato dal NurSind riaccende dunque il dibattito sulla necessità di garantire un ambiente di lavoro sicuro per il personale sanitario, in un contesto sempre più complesso e difficile. Resta ora da vedere quali saranno le risposte concrete delle istituzioni a questo ennesimo grido d’aiuto.