Sanità Umbria, NurSind: Serve confronto stabile e risposte concrete su personale e sicurezza
Perugia – Si è tenuto oggi, 26 marzo 2025, un incontro significativo tra le organizzazioni sindacali del comparto sanitario e la Direzione Sanitaria Regionale dell’Umbria. Presenti, per la Regione, il Direttore alla Sanità Daniela Donetti, insieme alle dirigenti dell’Assessorato, le dottoresse Ricci e Boco. Al tavolo anche FP CGIL, CISL FP, UIL FPL, FIALS, NurSind e Nursing Up.
L’obiettivo? Avviare un percorso di confronto permanente sui temi chiave della sanità regionale, a partire dalle criticità ormai strutturali che mettono in difficoltà operatori e cittadini.
“È stato un incontro importante, ma ora serve che diventi metodo, non eccezione – ha dichiarato Marco Erozzardi, segretario regionale NurSind Umbria –. Abbiamo bisogno di un confronto costante con la Regione per affrontare problemi reali, non convegni di facciata”.
Durante la riunione, i sindacati hanno posto sul tavolo quattro temi centrali: benessere organizzativo, piano socio-sanitario regionale, prestazioni aggiuntive e dotazione organica.
“Il benessere organizzativo non è un tema accessorio: senza condizioni di lavoro dignitose, la qualità dell’assistenza crolla. E in Umbria, troppe strutture sono al limite” ha aggiunto Erozzardi.
Sul piano socio-sanitario, i sindacati hanno chiesto chiarezza: “Non possiamo continuare a navigare a vista. Serve una pianificazione seria, sostenibile, che metta al centro il territorio e il personale”.
Altro nodo critico è quello delle prestazioni extra: “Le risorse per le prestazioni aggiuntive devono essere gestite con trasparenza e buon senso. Non si può continuare a chiedere straordinari infiniti per tappare buchi di organico”.
E proprio la carenza di personale resta, secondo Erozzardi, il problema più grave: “In molte strutture mancano infermieri, oss e personale di supporto. Questo mette a rischio non solo i lavoratori, ma anche i pazienti”.
Spazio anche a un tema sensibile: il progetto “Umbria contro ogni genere di violenza”, promosso dalla Regione per contrastare le aggressioni – fisiche e psicologiche – contro operatori e utenti dei servizi socio-sanitari.
“Siamo pronti a collaborare su questo fronte, perché la violenza nei luoghi di cura è un fenomeno che va fermato subito. Ma servono misure reali: sorveglianza, formazione e tolleranza zero”.
Le sigle sindacali, tra cui NurSind, hanno concluso l’incontro ribadendo la necessità che questa non resti un’occasione isolata.
“Ci auguriamo che sia solo l’inizio – ha concluso Erozzardi –. L’Umbria ha bisogno di una sanità pubblica forte, rispettosa dei lavoratori e all’altezza delle esigenze dei cittadini”.