Decreto PA 2025: la malattia per COVID-19 torna a rientrare nel periodo di comporto
Con l’entrata in vigore del Decreto PA 2025, cambia il trattamento normativo del periodo di malattia per i dipendenti pubblici contagiati dal COVID-19. Dal momento della pubblicazione del decreto, infatti, i giorni di assenza per malattia legati al virus non saranno più equiparati al ricovero ospedaliero e rientreranno nel calcolo del comporto, ossia nel periodo massimo di conservazione del posto per assenza per malattia.
La norma riguarda i lavoratori delle amministrazioni pubbliche elencate all’articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 165/2001, il cosiddetto "Testo unico sul pubblico impiego", che comprende ministeri, enti locali, scuole, sanità pubblica e altre articolazioni della PA.
Viene inoltre abrogato il primo periodo dell’articolo 87, comma 1, del decreto-legge 18/2020 (il “Cura Italia”), convertito con modifiche dalla legge 27/2020, che prevedeva inizialmente un trattamento di favore per i lavoratori pubblici colpiti dal COVID-19, assimilando la malattia al ricovero ospedaliero e quindi escludendola dal computo del comporto.
Cosa cambia in concreto
La cancellazione di tale equiparazione significa che ogni giorno di assenza per COVID-19 maturato dai dipendenti pubblici dopo l’entrata in vigore del decreto sarà calcolato come una normale giornata di malattia. Questo incide sui limiti massimi previsti per la conservazione del posto (il comporto), che variano in base ai contratti collettivi applicati, ma che normalmente si attestano tra i 18 e i 24 mesi in un biennio.
Fine delle tutele speciali COVID
La norma si inserisce in un contesto di superamento delle misure emergenziali legate alla pandemia. Di fatto, lo Stato recepisce la fine dell’emergenza sanitaria e riporta il trattamento delle assenze per COVID-19 nell’ambito ordinario delle malattie, come già avvenuto per altri settori privati e pubblici.
Per i lavoratori pubblici che dovessero ammalarsi di COVID-19, non sono più previste deroghe specifiche: le assenze concorrono al comporto e possono quindi, se eccedono il limite massimo previsto, condurre alla risoluzione del rapporto di lavoro per superamento del periodo consentito.
Il Decreto PA 2025 chiude definitivamente il regime di favore per le assenze legate al COVID-19 nel pubblico impiego. Una misura che segna la normalizzazione normativa post-pandemica e che avrà impatti concreti per i lavoratori della PA, soprattutto per quelli con uno stato di salute già compromesso o con periodi di malattia pregressi.