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NurSind incontra la ASL Roma 2: più sicurezza per il personale dopo la rissa al Pertini

Giuseppe Provinzanodi
Giuseppe Provinzano
Pubblicato il: 25/06/2025

LazioNurSind dal territorio

Presenza fissa della Polizia, numero diretto per le emergenze e bodycam tra le proposte discusse

Roma, 24 giugno – Dopo la drammatica notte in cui il Pronto Soccorso dell’Ospedale Sandro Pertini è stato teatro di una violenta rissa tra gruppi rivali, la Direzione della ASL Roma 2 ha incontrato oggi i rappresentanti del sindacato delle professioni infermieristiche NurSind, per affrontare con urgenza il tema della sicurezza degli operatori sanitari.

L’aggressione, avvenuta tra il 17 e il 18 giugno, ha messo in luce ancora una volta le criticità legate alla sicurezza nei presidi di emergenza. Eppure, come sottolineato anche dalla stessa Direzione Sanitaria, il personale in servizio ha gestito l’emergenza con sangue freddo e professionalità esemplare: pazienti messi in sicurezza, ordine mantenuto, e nessuna interruzione delle attività assistenziali, nonostante il caos.

L’episodio, di cui abbiamo già dato conto in questo articolo, ha riportato l’attenzione su un fenomeno sempre più frequente e preoccupante: le aggressioni al personale sanitario in corsia.

Abbiamo apprezzato molto la tempestività della risposta della Direzione Aziendale – dichiarano Stefano Barone e Carlo Torricella, segretario territoriale NurSind di Roma e segretario aziendale NurSind dell'ASL Roma 2 – ma ancor di più lo spirito di collaborazione che si è instaurato fin da subito. È ormai imprescindibile affrontare il fenomeno crescente delle aggressioni, soprattutto in ospedali di riferimento come il Pertini, con oltre 58mila accessi in pronto soccorso lo scorso anno”.

Tra le proposte avanzate dal NurSind nel corso dell’incontro, spiccano:

  • la presenza fissa di agenti di Polizia, soprattutto durante le ore notturne;

  • l’attivazione di un numero diretto tra pronto soccorso e forze dell’ordine;

  • l’adozione, ove necessario, di strumenti di tutela come le bodycam per il personale.

“Serve una mappatura del rischio in tutti gli ospedali romani – hanno aggiunto i rappresentanti sindacali – per intervenire in modo mirato dove la vulnerabilità è maggiore. La giunta Rocca ha già mostrato grande sensibilità su questi temi e confidiamo nel suo supporto concreto”.

Il Direttore Generale della ASL Roma 2, dott. Francesco Amato, ha espresso “profonda gratitudine al personale del Pertini”, elogiando la capacità di risposta dimostrata durante l’episodio critico e annunciando l’avvio di un lavoro strutturato su più fronti per contrastare la violenza negli ospedali: “Tra le misure in fase di valutazione vi sono investimenti tecnologici, un numero dedicato per l’intervento delle forze dell’ordine e un rafforzamento dei presidi di sicurezza nelle fasce orarie più critiche”.

Il dialogo tra ASL Roma 2 e NurSind si propone come modello di collaborazione costruttiva: la sicurezza del personale sanitario è, oggi più che mai, una condizione essenziale per garantire la qualità e la continuità delle cure. Il Pronto Soccorso, simbolo della fragilità umana, deve tornare a essere anche un luogo sicuro per chi vi lavora e per chi vi si affida.