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Aggressioni in PS, arriva la svolta: psicologi nei DEA per proteggere gli infermieri

Andrea Tirottodi
Andrea Tirotto
Pubblicato il: 04/12/2025

AttualitàCronache sanitarie

L'ASL Salerno ha assunto due psicologi da destinare ai DEA di primo livello nei presidi di Nocera-Pagani-Scafati, Eboli-Battipaglia-Roccadaspide e Vallo della Lucania, per prevenire aggressioni al personale sanitario e gestire lo stress di pazienti e familiari.

Prospettive per la Professione Infermieristica

Per gli infermieri, questa misura promette minori rischi, più tempo per cure cliniche e un team multidisciplinare potenziato, con protocolli condivisi che valorizzano il dialogo come atto di cura. L'annuncio del 1° dicembre 2025 dalla Direzione Generale ASL Salerno punta a realizzare un Pronto Soccorso più sicuri e umani. Implicazioni per il Personale Infermieristico. Gli infermieri, i più esposti al rischio di aggressione, saranno i primi a beneficiare di questa presenza poiché gli psicologi saranno chiamati svolgere opera di prevenzione delle aggressioni nei confronti del personale attraverso l'accoglienza, l'informazione corretta ai familiari, e la presa in carico delle molte problematiche che presentato risvolti psicologici.

Contesto e Precedenti

Negli ultimi anni, i Pronto Soccorso salernitani hanno registrato un aumento di aggressioni, spingendo l'ASL a potenziare la Psicologia di Base come servizio-sentinella per intercettare fragilità socio-sanitarie. L'iniziativa si affianca a precedenti assunzioni di 28 psicologi di base nei distretti, voluti dalla Regione Campania per supportare famiglie e giovani in difficoltà.

I risvolti sociali

La presenza dei Servizi di psicologia di Base all'interno dei Pronto Soccorso aziendali costituisce un importante trait-d'union ospedale-territorio, prendendo in carico tutto quello che è socio-sanitario e non specificamente sanitario, orientandolo ad una presa in carico territoriale, e successivamente verso le Case di Comunità. Il Servizio di psicologia di Base diventa, quindi, anche un servizio-sentinella atto ad intercettare i bisogni di tipo territoriale.

Il Pronto soccorso è definito il “porto urbano dell'emergenza- urgenza” dove approdano pazienti e familiari che sperimentano situazioni di stress, con paura, panico e sensazione di perdita di controllo rispetto agli eventi. In tale contesto, una precoce assistenza psicologica permetterà all'individuo di elaborare l'esperienza traumatica, assicurando ai familiari un sostegno adeguato nel percorso assistenziale, aiutandoli a fronteggiare le angosce e il tempo di attesa, che resta uno dei principali motivi delle aggressioni.

Andrea Tirotto