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Ciriè, nuova aggressione nelle strutture sanitarie: il Nursind lancia l’allarme sicurezza

Giuseppe Provinzanodi
Giuseppe Provinzano
Pubblicato il: 03/12/2025

NurSind dal territorioPiemonte

Dopo l’aggressione a un infermiere del Pronto Soccorso, lo stesso individuo semina il caos al CSM. Il NurSind denuncia escalation di violenza e chiede protocolli immediati con le forze dell’ordine.

La sanità di Ciriè vive un momento di forte tensione dopo una serie ravvicinata di episodi violenti che hanno messo a rischio operatori e utenti. La notte scorsa un infermiere del Pronto Soccorso è stato aggredito, un caso che si aggiunge ai precedenti già denunciati dal Nursind, come riportato anche da Infermieristicamente:
? Leggi l’articolo precedente: Ciriè, Infermiere aggredito: il NurSind attacca l’ASL TO4, Promesse e zero sicurezza

Nelle ore successive, la stessa persona coinvolta nell’aggressione notturna si è presentata al Centro di Salute Mentale, minacciando il personale, tentando di colpire un’operatrice con una sedia e dichiarando di attendere all’esterno una dottoressa della struttura. Solo l’arrivo tempestivo delle forze dell’ordine ha evitato che la situazione degenerasse ulteriormente.

Secondo quanto ricostruito, l’individuo si era già presentato il giorno precedente al reparto SPDC, causando nuovi disordini. La settimana scorsa, inoltre, aveva danneggiato un videocitofono e allagato i locali del CSM manomettendo un idrante.

IL COMMENTO DI GIUSEPPE SUMMA (NURSIND TORINO)

Il segretario territoriale del Nursind, Giuseppe Summa, interviene con fermezza:

“Non possiamo più parlare di episodi isolati. Qui c’è un rischio concreto e quotidiano per i lavoratori e per gli utenti. Auspichiamo un immediato intervento delle autorità e l’applicazione reale delle norme a tutela degli operatori sanitari. È indispensabile attivare protocolli operativi tra forze dell’ordine e Azienda, così come previsto dalla legge.”

Parole dure che fotografano con precisione la condizione attuale, frutto – secondo il sindacato – di una sicurezza ancora troppo fragile e di risposte istituzionali non sufficientemente incisive.

CONTESTO E ALLARME SICUREZZA

Il sindacato sottolinea come l’escalation degli ultimi giorni non sia un fatto sporadico, ma il riflesso di una realtà che gli operatori vivono da tempo. La mancanza di misure strutturali, la debolezza dei protocolli e la difficoltà nel gestire situazioni complesse espongono il personale a rischi crescenti, soprattutto in aree ad alta vulnerabilità come i servizi di salute mentale e i pronto soccorso.

Per il Nursind, garantire la sicurezza significa tutelare non solo chi lavora, ma anche chi accede ai servizi. È questo, secondo Summa, il punto da cui partire per evitare che episodi del genere continuino a ripetersi.