Vaccino a mRNA e dolore al braccio. Quali sono le cause?
Dall’ultimo rapporto AIFA è emerso che il 77% di chi ha ricevuto il vaccino Pfizer, ha segnalato un più o meno intenso dolore al braccio, nel punto di iniezione. Un effetto collaterale comune ad altri vaccini, ma in frequenza minore.
Dolore al braccio dopo il vaccino, perché?
Tra le cellule responsabili del male al braccio dopo l’iniezione ci sono le cellule presentanti l’antigene (APC) del sistema immunitario, che hanno lo scopo di segnalare le molecole tipiche del patogeno (come in questo caso il farmaco anti Covid, che viene percepito come estraneo) e attivare i recettori responsabili della risposta immunitaria.
Le APC sono presenti nei muscoli, nella pelle e in numerosi altri tessuti cellulari del nostro organismo. Sono sempre all’erta e appena identificano qualcosa di anomalo, come una sostanza che non dovrebbe essere in circolazione nel nostro organismo, avviano una catena di reazioni che porta alla produzione degli anticorpi, specifici per una particolare minaccia.
Il male al braccio è un evento avverso più ricorrente con i vaccini a RNA messaggero (mRNA), come quelli di Pfizer-BioNTech e Moderna, in quanto stimolano in maniera più marcata la reazione immunitaria.
In alcuni casi oltre al dolore al braccio si può osservare un rigonfiamento dei linfonodi in prossimità dell’ascella. È un ingrossamento temporaneo, sempre dovuto alla reazione delle cellule immunitarie, che sono prodotte all’interno di queste ghiandole.
Chi dovesse avere un'infiammazione nel punto dell'iniezione può utilizzare del ghiaccio da passare sopra la zona specifica, si può adoperare anche una pomata antistaminica o cortisonica ed infine è consigliabile il riposo.
da Il Messaggero