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Dengue, il vaccino dimezza il rischio di ammalarsi

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 23/07/2024 vai ai commenti

Professione e lavoroStudi e analisi

Sono 283 i casi di infezione confermata da virus Dengue segnalati all’ISS dall’inizio dell’anno all’8 luglio. Tutti i casi sono stati contratti durante viaggi all’estero (la maggior parte in Brasile e alle Maldive) e in seguito notificati in Italia. Nel primo semestre 2024 il numero di casi confermati da virus Dengue è aumentato di oltre 5 volte rispetto allo stesso periodo del 2023. Un aumento coerente con la diffusione della trasmissione del virus negli ultimi anni a livello globale. Inoltre, dal 1 gennaio all’11 luglio 2024 al sistema di sorveglianza nazionale risultano: 4 casi confermati di Zika Virus (d’importazione); 5 casi confermati di Chikungunya (d’importazione); 20 casi confermati di infezione neuro-invasiva-TBE (autoctoni); 12 casi confermati di infezione neuro-invasiva da Toscana Virus (autoctoni).

 

Dengue cos’è

La dengue, di origine virale, è causata da quattro virus molto simili (Den-1, Den-2, Den-3 e Den-4) ed è trasmessa agli esseri umani dalle punture di zanzare che hanno, a loro volta, punto una persona infetta. Non si ha quindi contagio diretto tra esseri umani, anche se l’uomo è il principale ospite del virus. Il virus circola nel sangue della persona infetta per 2-7 giorni, e in questo periodo la zanzara può prelevarlo e trasmetterlo ad altri.

 

Sintomi e diagnosi
Normalmente la malattia dà luogo a febbre nell’arco di 5-6 giorni dalla puntura di zanzara, con temperature anche molto elevate. La febbre è accompagnata da mal di testa acuti, dolori attorno e dietro agli occhi, forti dolori muscolari e alle articolazioni, nausea e vomito, irritazioni della pelle che possono apparire sulla maggior parte del corpo dopo 3-4 giorni dall’insorgenza della febbre. I sintomi tipici sono spesso assenti nei bambini.
La diagnosi è normalmente effettuata in base ai sintomi, ma può essere più accurata con la ricerca del virus o di anticorpi specifici in campioni di sangue.

Prevenzione e trattamento
La misura preventiva più efficace contro la dengue consiste nell’evitare di entrare in contatto con le zanzare vettore del virus. Diventano quindi prioritarie pratiche come l’uso di repellenti, vestiti adeguati e protettivi, zanzariere e tende. Dato che le zanzare sono più attive nelle prime ore del mattino, è particolarmente importante utilizzare le protezioni in questa parte della giornata.

Per ridurre il rischio di epidemie di dengue, il mezzo più efficace è la lotta sistematica e continuativa alla zanzara che funge da vettore della malattia. Ciò significa eliminare tutti i ristagni d’acqua in prossimità delle zone abitate, ed effettuare vere e proprie campagne di disinfestazione che riducano la popolazione di Aedes.

 

Il vaccino

Il vaccino contro la febbre Dengue si conferma efficace e sicuro, potendo dimezzare il rischio di contrarre l'infezione: è quanto emerge dalla prima meta-analisi a livello mondiale pubblicata sulla rivista Vaccines. Questo importante studio, frutto della collaborazione tra l'Università di Bologna e l'Università degli Studi di Ferrara, ha incrociato i dati di 19 studi scientifici, coinvolgendo oltre 20.000 individui. I risultati sono chiari: il vaccino mostra un'efficacia superiore al 50%, riducendo del 50% il rischio di ammalarsi.

Il vaccino in questione, denominato TAK-003 o Qdenga, è attualmente l'unico approvato in Italia e in molti altri paesi europei per combattere la Dengue. La febbre Dengue, trasmessa da alcune specie di zanzare, infetta ogni anno circa 400 milioni di persone nelle regioni più calde del mondo, causando oltre 3 milioni di morti. Il cambiamento climatico, estendendo l'habitat delle zanzare portatrici del virus, sta provocando nuove epidemie di Dengue in un numero crescente di paesi. Anche l'Italia, con un continuo aumento di casi, è in allerta sanitaria.

Attualmente non esiste una terapia efficace contro la Dengue e le misure di bonifica ambientale contro le zanzare non riescono a eliminare completamente il rischio di epidemie. Pertanto, l'unica strategia preventiva disponibile è il vaccino. Qdenga è stato approvato in Europa nel dicembre del 2022, ma finora non era disponibile una stima complessiva sulla sua efficacia e sicurezza.

La meta-analisi ha rivelato dati promettenti: tra coloro che hanno ricevuto entrambe le dosi previste, oltre il 90% ha sviluppato gli anticorpi contro la Dengue. Anche chi ha ricevuto solo una dose ha mostrato una risposta positiva: più del 70% degli adulti e oltre il 90% dei bambini e adolescenti hanno sviluppato gli anticorpi.