Le nuove misure pensionistiche della Legge di Bilancio 2025
Nel Supplemento Ordinario n. 43 della Gazzetta Ufficiale n. 305 del 31 dicembre 2024 è stata pubblicata la Legge n. 207 del 30 dicembre 2024, contenente il Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2025 e il bilancio pluriennale per il triennio 2025-2027. Tra le molteplici disposizioni, particolare attenzione meritano le nuove misure pensionistiche, di rilevante interesse anche per il personale scolastico.
Opzione Donna
Art. 1, comma 173
La Legge di Bilancio 2025 introduce modifiche al pensionamento anticipato riservato alle lavoratrici, estendendo i requisiti di adesione all’Opzione Donna. Possono accedere coloro che, entro il 31 dicembre 2024, abbiano maturato almeno 35 anni di contributi e compiuto 61 anni di età. Restano invariati gli ulteriori requisiti già previsti dalla normativa vigente.
Quota 103
Art. 1, comma 174
Confermata anche per il 2025 la possibilità di pensionamento anticipato tramite Quota 103. Questa misura consente di andare in pensione con almeno 62 anni di età e 41 anni di contributi. È importante notare che, per chi matura i requisiti nel 2025, l’accesso alla pensione potrà avvenire anche negli anni successivi, ma sempre dopo un periodo di attesa di 7 mesi.
APE Sociale
Art. 1, comma 175
L’APE Sociale, prevista dalla legge n. 232/2016, viene prorogata per tutto il 2025. Destinata a persone con almeno 63 anni e 5 mesi, questa misura è accessibile in specifiche condizioni di fragilità, quali disoccupazione, assistenza a familiari con gravi disabilità, invalidità grave o svolgimento di lavori usuranti. L’indennità è erogata fino al raggiungimento dei requisiti per la pensione ordinaria.
Pensione di vecchiaia per lavoratrici madri
Art. 1, comma 179
Novità significativa per le lavoratrici madri: per coloro con almeno quattro figli, il limite massimo di riduzione dell’età pensionabile aumenta da 12 a 16 mesi. La riduzione resta fissata a 4 mesi per ogni figlio, indipendentemente dall’eventuale assenza dal lavoro durante la maternità.
Previdenza complementare e pensione anticipata
Art. 1, commi 181-185
Viene introdotta la possibilità di pensionamento anticipato per i lavoratori con contribuzione interamente nel sistema contributivo, utilizzando la rendita derivante dalla previdenza complementare. Dal 2025 saranno necessari almeno 25 anni di contributi per accedere a questa opzione, soglia che salirà a 30 anni dal 2030. La rendita è calcolata applicando i coefficienti di trasformazione al montante accumulato, con una certificazione fornita dalle casse di previdenza.
Obbligo di collocamento a riposo
Art. 1, commi 162-164
Un’importante modifica riguarda i lavoratori pubblici: viene eliminato l’obbligo di collocamento a riposo al compimento del limite ordinamentale dei 65 anni per coloro che abbiano maturato i requisiti per la pensione anticipata. Il limite massimo per la prosecuzione del servizio resta il requisito anagrafico generale per la pensione di vecchiaia, attualmente fissato a 67 anni.
Trattenimento in servizio
Art. 1, comma 166
Gli esercenti le professioni sanitarie possono presentare domanda di autorizzazione per il trattenimento in servizio anche oltre il limite del quarantesimo anno di servizio effettivo e comunque non oltre il settantesimo anno di età.
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