Confermato primo caso di influenza aviaria A(H5N1) nell'uomo in Europa
Le autorità sanitarie del Regno Unito hanno confermato un caso di influenza A(H5N1) in una persona residente nella regione del West Midlands. L'individuo ha contratto l'infezione lavorando in una fattoria, dove è stato a stretto contatto con un gran numero di uccelli infetti. Attualmente, la persona è in buone condizioni di salute ed è ricoverata in un reparto di malattie infettive ad alto rischio (HCID). Il rischio per la popolazione generale è stato definito dalle autorità come "molto basso".
Origine e diffusione del virus
Gli uccelli della fattoria interessata sono risultati infettati dal genotipo DI.2, un ceppo del virus influenzale aviario noto per essere presente tra gli uccelli nel Regno Unito in questa stagione. Questo genotipo differisce da quelli identificati in recenti focolai negli Stati Uniti, che hanno coinvolto sia mammiferi sia volatili.
Il caso umano è emerso nell'ambito di un monitoraggio di routine condotto dall’Animal and Plant Health Agency (APHA), dopo l’identificazione di un focolaio di influenza aviaria in un allevamento. L'Agenzia per la Sicurezza Sanitaria del Regno Unito (UKHSA) ha rintracciato e monitorato tutte le persone entrate in contatto con il caso confermato e ha offerto trattamenti antivirali a coloro che presentavano un rischio più elevato di esposizione. Questo approccio, sottolinea l'UKHSA, mira a ridurre la possibilità che il virus possa causare infezioni secondarie.
Nessuna evidenza di trasmissione interumana
Nonostante un’attenta sorveglianza condotta negli ultimi mesi, non sono emerse evidenze di trasmissione da uomo a uomo del virus H5N1. La professoressa Susan Hopkins, consulente medico capo presso l'UKHSA, ha rassicurato: “Il rischio per la popolazione generale rimane molto basso. Siamo dotati di sistemi solidi per rilevare precocemente i casi e adottare le misure necessarie. Al momento, non ci sono prove di trasmissione successiva legata a questo caso.”
La professoressa ha inoltre ribadito l'importanza di evitare il contatto con uccelli malati o morti e ha invitato i cittadini a seguire le linee guida del Department for Environment, Food and Rural Affairs (Defra) per segnalare eventuali sospetti casi di influenza aviaria.
Misure veterinarie e prevenzione
Christine Middlemiss, responsabile veterinario del Regno Unito, ha sottolineato che l’influenza aviaria è altamente contagiosa tra gli uccelli, ma la trasmissione agli esseri umani rimane un evento raro e strettamente legato a circostanze specifiche. “Abbiamo adottato misure rapide per contenere la diffusione del virus nella fattoria interessata, procedendo all’abbattimento controllato degli uccelli infetti e alla disinfezione dei locali secondo rigorosi standard di biosicurezza,”ha spiegato Middlemiss.
L’esperta ha inoltre lanciato un appello agli allevatori, invitandoli a implementare scrupolose misure di biosicurezza per proteggere la salute degli animali, evidenziando il crescente numero di casi di influenza aviaria nelle fattorie commerciali e negli allevamenti di cortile in tutto il Paese.
Preparazione nazionale
Andrew Gwynne, Ministro della Salute Pubblica e della Prevenzione, ha dichiarato che il Regno Unito resta preparato ad affrontare eventuali emergenze sanitarie. “La sicurezza pubblica è la nostra priorità e il rischio di una trasmissione su larga scala è molto basso. Tuttavia, abbiamo rafforzato i nostri piani di preparazione, aggiungendo alle scorte il vaccino H5, che protegge dall’influenza aviaria,” ha affermato il ministro.
Il caso confermato, pur rimanendo un evento isolato, rappresenta un promemoria della necessità di monitorare attentamente la diffusione dell’influenza aviaria tra gli animali e di adottare misure rigorose per prevenire il rischio di infezioni.