NurSind Varese sulle dotazioni organiche
del 19/02/2014
- INVIO TRAMITE PEC -
Egregi Direttori,nella determinazione delle dotazioni organiche di ogni singola U.O. e/o sevizio bisogna tener presente, oltre che della tipologia di specialità medica, carico di lavoro (intensità di cure) e numero di posti letto accreditati, di alcune variabili che incidono non poco sul buon funzionamento dell’amministrazione pubblica, nel nostro caso specifico dell’Ospedale Pubblico che deve garantire in primis il Diritto alla Salute ai Cittadini, così come previsto dall’Art. 32 della nostra Costituzione, e nello stesso tempo permettere ai propri dipendenti di lavorare in sicurezza. Presupposto fondamentale per assicurare quanto detto prima è dotarsi di un organico adeguato per far fronte alle diverse necessità operative e garantire un livello di sicurezza accettabile a prevenire ogni possibile complicanza. La già nota carenza di personale Infermieristico non imputabile, come in passato, all’impossibilità di reperire personale Infermieristico a livello locale e/o nazionale, giacché molti colleghi neolaureati sono disoccupati/inoccupati, ma a una mera scelta di tipo economico che non tiene conto del fatto che la tanto sbandierata “eccellenza†passa, prima di tutto, da un’adeguata assistenza Infermieristica. Detto ciò, Vi chiediamo di rivedere il calcolo del fabbisogno di personale Infermieristico per ogni reparto, tenendo conto delle seguenti variabili oggettive:
- numero di letti accreditati e tasso di occupazione;
- tasso di assenza del personale;
- ferie annuali e arretrate;
- numero di ore da recuperare;
- numero di ore liquidabili;
- permessi vari;
- legge 104/92;
- aggiornamento facoltativo e obbligatorio;
- diritto allo studio;
- permessi sindacali Rsu e di sigla;
- part-time;
- maternità /paternità ;
- tempo di consegna;
- tempo di vestizione;
- turn - over.
Inoltre, poiché il professionista sanitario Infermiere, al pari del cd. dirigente medico, è obbligato per legge ad assicurare la continuità assistenziale e al passaggio delle consegne Infermieristiche, si chiede di porre rimedio alla lacuna contrattuale e organizzativa che non prevede la sovrapposizione dei turni per il passaggio di consegne che determina de facto dello straordinario programmato e/o ore recuperabili. Per quest’ultimo motivo, chiediamo che l’accordo sindacale sulla “modalità fruizione ferieâ€, firmato da tutte le altre sigle sindacali maggiormente rappresentative, penalizzante soprattutto per gli Infermieri nella parte che riguarda il recupero delle ore, sia disapplicato perché in netto contrasto con i dettami contrattuali e poiché dette ore sono state generate soprattutto per una carenza organizzativa, vedi passaggio consegne, e per un obbligo datoriale derivante da salti di riposo/rientri o turni programmati con eccedenze orarie rispetto al debito orario contrattuale. In alternativa, chiediamo che una parte di queste ore siano retribuite così come prevede il CCNL, ma con fondi aziendali, mentre un’altra parte sia recuperata seguendo il percorso delle ferie annuali e non in coda alle stesse. L’accordo di cui sopra, è altresì penalizzante per i colleghi prossimi alla pensione, e per quelli che cessano la propria attività a qualsiasi titolo (mobilità , dimissioni volontarie), poiché, quasi sicuramente non riusciranno a recuperare tali ore perché, con molta probabilità , non ci saranno le condizioni di “servizio†per attuare un piano di recupero ore maturate per effetto di una vita di lavoro in nome dell’emergenza infermieristica prima, del blocco del turn-over dopo, degli infermieri che scappavano in Svizzera durante, del Decreto Brunetta a seguire e dell’ultimo leitmotiv “spending-reviewâ€. Infine, preso atto che i cd. sindacati generalisti, per questioni di opportunità e di demagogia, non hanno menzionato, negli ultimi spot pubblicitari apparsi sui quotidiani locali, le altre figure di supporto che operano a stretto contatto con gli Infermieri, di cui sentiamo la necessità per un’adeguata assistenza Infermieristica e per limitare il demansionamento continuo, chiediamo che queste Ns. richieste, che potremmo definire “clausole di salvaguardiaâ€, siano applicate anche a questi ultimi per i motivi prima citati e perché rappresentano una figura di supporto all’attività dei Professionisti Infermieri.
Sicuramente, i risparmi derivanti dalla riduzione del servizio mensa e dal “buon uso della carta†non saranno in grado di giovare, da soli, al bilancio aziendale. Di conseguenza, ci permettiamo di darVi qualche suggerimento per consolidare un programma di risparmio durevole e sostanzioso:
1)Â Â Â Â Riduzione dei dirigenti a tutti i livelli;
2)    Limitare al minimo l’utilizzo delle consulenze esterne e valorizzare quelle interne;
3)Â Â Â Â Limitare il ricorso alla medicina difensiva (protocolli);
4)Â Â Â Â Riduzione dei costi amministrativi;
5)Â Â Â Â Centralizzazione degli acquisti con bandi di gara online;
6)    Meno impiegati amministrativi e più personale sanitario (digitalizzazione della p.a.);
7)Â Â Â Â Aumento considerevole del numero degli infermieri;
1)Â Â Â Â Adeguato numero di personale di supporto per prevenire demansionamento professionale;
2)Â Â Â Â Piani di lavoro O.S.S. condivisi con il personale infermieristico di area (ottimizzazione delle risorse);
3)Â Â Â Â Farmaci distribuiti in dose unica;
4)    Rivalutazione di tutte le posizioni organizzative. In attesa di Vs. cortese riscontro alla presente, colgo l’occasione per inviarVi cordiali saluti.Segreteria Provinciale NurSind Varese
F.to Salvatore FERRO