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Lombardia: accordo risorse aggiuntive. Agli infermieri meno soldi che agli amministrativi

Vincenzo Rauccidi
Vincenzo Raucci
Pubblicato il: 20/07/2022 vai ai commenti

AttualitàLombardia

Come accade da molti, troppi anni, anche stavolta l’accordo per le Risorse Aggiuntive Regionali (RAR) in Regione Lombardia è stato firmato all’ombra del principio della “distribuzione a pioggia”.

Sono stati messi sullo stesso piano i lavoratori in trincea, contro il COVID, e altri lavoratori a casa propria, in smart working. Sullo stesso piano si sono ritrovati anche tutti i dipendenti, indipendentemente dal profilo e dal grado di responsabilità e, aggiungerei, di rischio. Tutti insieme appassionatamente, quindi, Infermieri, Tecnici, Amministrativi e altre figure.

Ma quello che ha reso questo accordo il peggiore degli ultimi vent’anni è stato il furto perpetrato ai danni di molti infermieri, infermieri pediatrici e ostetriche che lavorano in Servizi aperti per meno di 12 ore al giorno.

Fino all’accordo RAR del 2021, infatti, quell’ulteriore quota di 100 Euro andava a premiare tutti gli operatori appena citati che, pur lavorando negli ambulatori o in strutture territoriali, contribuivano ampiamente al raggiungimento degli obiettivi RAR. Quest’anno, invece, grazie alla sottoscrizione di CGIL, CISL, UIL, FIALS e Nursing Up si è operato l’ennesimo furto ai nostri danni.

“E questa è l’ennesima dimostrazione - dichiara Donato Cosi, del NurSind Lombardia - che Regione Lombardia e i soliti sindacati generalisti si riempiono la bocca di proclami e lodi a favore degli “eroi della lotta al COVID” ma poi, nella realtà, dimostrano poco rispetto per tutti gli operatori quotidianamente in trincea”.

Infatti, più volte, nel corso degli ultimi due anni, caratterizzati dall’emergenza COVID, gli amministratori di Regione Lombardia hanno promesso, anche attraverso i vari avvicendamenti (Gallera, Moratti), di voler premiare come avrebbero meritato, tutti gli operatori (in particolare medici e infermieri) in prima linea contro il COVID.

Evidentemente si trattava di promesse da marinaio!

“Questa che registriamo, con grande delusione, - continua Donato Cosi - è l’ennesima provocazione ai danni della professione infermieristica e ostetrica. Vorrà dire che metteremo in campo tutte le azioni di protesta che riterremo opportune, a difesa di decoro e dignità delle professioni che rappresentiamo!”.

Pensate che gli infermieri non prenderanno nemmeno 1 euro più degli appartenenti allo stesso livello (D), anzi: gli infermieri non turnisti prenderanno anche meno di altri lavoratori inquadrati a livelli più bassi. Questa è l'equità che hanno in mente i sindacati generalisti!