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Sai cos’è la Sexsomnia?

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 19/09/2023 vai ai commenti

Sexo&Salute

Introduzione

Nell'oscura ombra della notte, mentre il mondo giace addormentato, alcune persone si trovano in un labirinto di desideri incontrollabili, completamente inconsapevoli di ciò che stanno facendo. Questo fenomeno, noto come "sexsomnia" o "sesso nel sonno," è un disturbo del sonno complesso che coinvolge atti sessuali involontari durante il sonno.

 

Cos'è la Sexsomnia?

La sexsomnia, conosciuta anche come "sleep sex," è una condizione medica recentemente definita che coinvolge l'attivazione di azioni sessuali, come la masturbazione, durante il sonno. Il soggetto coinvolto è completamente inconsapevole di tali comportamenti poiché si verificano durante le fasi profonde del sonno non-REM. Ciò significa che queste azioni non sono controllate o intenzionali, ma piuttosto "subìte" dalla persona.

 

Le Parasonnie Sessuali

La sexsomnia rientra nella famiglia delle parasonnie sessuali, disturbi del sonno caratterizzati da comportamenti inappropriati di natura organica e fisiologica durante le diverse fasi del sonno-veglia. Questi comportamenti possono includere movimenti, percezioni, sogni, espressioni verbali ed emotive, che l'individuo mette in atto durante il sonno, spesso senza una reale intenzione ma con caratteristiche suggestive.

 

Come si Manifesta la Sexsomnia?

Le manifestazioni della sexsomnia variano da persona a persona ma possono includere sintomi come:

  • Emissioni vocali o gemiti simili a un rapporto sessuale.
  • Masturbazione o pratiche sessuali con il partner durante il sonno.
  • Uso di parole erotiche senza consapevolezza.
  • Imitazione dell'atto sessuale, ad esempio, tentativi di penetrazione.

È fondamentale sottolineare che la persona coinvolta è completamente inconsapevole di queste azioni e, al risveglio, può sperimentare amnesia riguardo a quanto accaduto. Questo differenzia la sexsomnia da altri disturbi sessuali come la masturbazione compulsiva o l'ipersessualità.

 

Diagnosi

La diagnosi della sexsomnia richiede una serie di esami fisiologici e neurologici per escludere comorbidità, come attacchi epilettici o disturbi nervosi. Questi includono un esame neurologico, una risonanza magnetica cerebrale, un elettroencefalogramma, una valutazione psichiatrica, questionari del sonno e un esame di polisonnografia. Un professionista esperto in disturbi del sonno analizzerà i risultati per definire la diagnosi.

 

Epidemiologia: Differenza Uomo-Donna

La sexsomnia è stata riconosciuta come disturbo del sonno nel 2014, grazie a ricerche pionieristiche condotte da esperti come il dott. Colin Shapiro. Le differenze tra uomini e donne nella manifestazione del disturbo sono state oggetto di studio. Le donne sembrano più inclini a stimolazioni autoindotte, mentre gli uomini tendono a coinvolgere il partner nelle azioni sessuali involontarie.

 

Cause del Sonnambulismo Sessuale

Le cause precise della sexsomnia rimangono in gran parte sconosciute, ma alcune condizioni personali e interpersonali possono contribuire alla sua insorgenza. Queste possono includere risvegli notturni frequenti dovuti all'ansia, privazione cronica del sonno, condizioni ambientali sfavorevoli, abuso di alcol e droghe, uso di farmaci narcotizzanti e stress emotivo.

Conseguenze

La sexsomnia può avere conseguenze sia fisiologiche che relazionali. Le persone affette possono sperimentare difficoltà di attenzione, concentrazione e riposo dovute alle azioni inconscie durante il sonno. Inoltre, il senso di colpa derivante da comportamenti sessuali involontari può compromettere le relazioni e il benessere psicologico.

 

Trattamento Consigliato

Il trattamento per la sexsomnia può includere terapie mirate a migliorare il ciclo sonno-veglia e a ridurre i comportamenti sessuali involontari. Dal punto di vista psicologico ed emotivo, la terapia cognitivo-comportamentale può essere utile per affrontare le conseguenze psicologiche della sexsomnia e fornire strumenti per migliorare la salute mentale e le relazioni.

 

Prevalenza

La prevalenza stimata una tantum delle parasonnie è del 6,9% per il sonnambulismo, del 10% per i terrori del sonno, del 18,5% per gli risvegli confusionali, del 7,1% per la sexsomnia e del 4,5% per l’alimentazione nel sonno. Il sonnambulismo, i terrori notturni e i risvegli confusionali (quando qualcuno si trova in uno stato confuso pur rimanendo a letto) sono più comuni durante l’infanzia e spesso regrediscono durante l’adolescenza. Per quest’ultime non esistono linee guida condivise sul trattamento del disturbo.