Riscatto contributi per congedo per motivi di famiglia. Come fare richiesta
Un diritto fondamentale per affrontare situazioni familiari complesse
Il diritto al congedo per motivi di famiglia rappresenta una garanzia fondamentale per i dipendenti pubblici e privati, permettendo loro di affrontare gravi e documentati problemi familiari senza perdere il posto di lavoro. Questo congedo può essere usufruito in modo continuativo o frazionato per un periodo massimo di due anni. Durante questo tempo, il dipendente conserva il posto di lavoro, ma non percepisce retribuzione e non può svolgere alcuna attività lavorativa.
Caratteristiche del congedo
Il periodo di congedo per motivi di famiglia non viene conteggiato nell’anzianità di servizio e non contribuisce ai fini previdenziali. Tuttavia, è possibile riscattare questi periodi presentando domanda all’INPS, con la possibilità di versare i contributi calcolati secondo i criteri della contribuzione volontaria. Questa opzione offre ai lavoratori una via per non perdere i contributi pensionistici durante il congedo.
La procedura per la richiesta
Per ottenere il congedo, il lavoratore deve compilare una domanda in carta libera, allegando tutti i documenti che attestano la situazione familiare che giustifica la richiesta del periodo di assenza. La documentazione deve essere accurata e completa per evitare ritardi o rifiuti della richiesta.
Estensione retroattiva del riscatto
Un aspetto rilevante da considerare è che la facoltà di riscatto dei periodi di congedo per motivi di famiglia è estesa anche ai periodi anteriori al 31 dicembre 1996. Questo significa che i lavoratori che hanno usufruito di tale congedo in passato, prima di tale data, possono comunque riscattare i contributi per quei periodi.