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Riscatto contributi per congedo per motivi di famiglia. Come fare richiesta

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 26/07/2024 vai ai commenti

Previdenza

Un diritto fondamentale per affrontare situazioni familiari complesse

Il diritto al congedo per motivi di famiglia rappresenta una garanzia fondamentale per i dipendenti pubblici e privati, permettendo loro di affrontare gravi e documentati problemi familiari senza perdere il posto di lavoro. Questo congedo può essere usufruito in modo continuativo o frazionato per un periodo massimo di due anni. Durante questo tempo, il dipendente conserva il posto di lavoro, ma non percepisce retribuzione e non può svolgere alcuna attività lavorativa.

Caratteristiche del congedo

Il periodo di congedo per motivi di famiglia non viene conteggiato nell’anzianità di servizio e non contribuisce ai fini previdenziali. Tuttavia, è possibile riscattare questi periodi presentando domanda all’INPS, con la possibilità di versare i contributi calcolati secondo i criteri della contribuzione volontaria. Questa opzione offre ai lavoratori una via per non perdere i contributi pensionistici durante il congedo.

La procedura per la richiesta

Per ottenere il congedo, il lavoratore deve compilare una domanda in carta libera, allegando tutti i documenti che attestano la situazione familiare che giustifica la richiesta del periodo di assenza. La documentazione deve essere accurata e completa per evitare ritardi o rifiuti della richiesta.

Estensione retroattiva del riscatto

Un aspetto rilevante da considerare è che la facoltà di riscatto dei periodi di congedo per motivi di famiglia è estesa anche ai periodi anteriori al 31 dicembre 1996. Questo significa che i lavoratori che hanno usufruito di tale congedo in passato, prima di tale data, possono comunque riscattare i contributi per quei periodi.