NurSind sulla Manovra: più tutele per il personale turnista o sarà sciopero. Le richieste
Roma, Italia – Il sindacato infermieristico NurSind, ha formulato una serie di osservazioni in merito alle misure contenute nella Legge di Bilancio 2025. Sebbene il sindacato riconosca alcuni miglioramenti per il comparto sanitario, ritiene che le risorse stanziate rimangano insufficienti per affrontare la reale crisi che colpisce il personale infermieristico in Italia.
La situazione del settore infermieristico e le criticità
Gli infermieri italiani continuano a subire un significativo divario tra i salari e l’inflazione. A questo si aggiunge una grave carenza di personale, stimata in oltre 65.000 unità. La difficoltà di attrarre giovani alla professione e la scarsa mobilità tra Sud e Nord del Paese, aggravata da livelli salariali bassi e da scarse prospettive di carriera, rendono il problema strutturale e difficilmente risolvibile nel breve periodo. Le difficoltà di reclutamento dall’estero, a causa delle barriere linguistiche e della mancanza di incentivi salariali, complicano ulteriormente il quadro. NurSind sottolinea quindi la necessità di interventi urgenti e strutturali.
Osservazioni di NurSind sulla Legge di Bilancio
1. Titolo VII: misure in materia di sanità
Indennità di Specificità Infermieristica: Il governo prevede un incremento dell'indennità di specificità con un fondo di 35 milioni di euro per il 2025 e 285 milioni a partire dal 2026. NurSind apprezza l’inclusione della misura, ma la giudica insufficiente. L'incremento mensile nel 2025 sarà infatti limitato a pochi euro lordi, salendo a circa 60 euro nel 2026. Il sindacato sollecita quindi un aumento più consistente.
Indennità per il Personale Turnista: NurSind propone un trattamento fiscale agevolato per le indennità percepite dal personale infermieristico che lavora su turni di 24 ore. Per queste categorie, il sindacato suggerisce una tassazione al 15% sulle indennità di specificità, di funzione, di condizioni di lavoro e di pronta disponibilità. L’impatto fiscale stimato di questa misura sarebbe di circa 150 milioni di euro.
2. Titolo V: misure in materia di lavoro e previdenza sociale
Accesso Anticipato alla Pensione: NurSind critica la rimozione dei limiti per l’accesso al trattamento pensionistico anticipato per il personale infermieristico e ostetrico. La gravosità del lavoro e l’alto tasso di usura rendono necessaria, secondo il sindacato, un'uscita anticipata rispetto ai requisiti ordinari. Inoltre, il sindacato sollecita incentivi alla previdenza complementare, con un incremento del contributo del datore di lavoro al 2% per i giovani aderenti a fondi previdenziali.
3. Titolo IV: rinnovo dei contratti nel pubblico impiego
Inadeguatezza dei Fondi per i Rinnovi Contrattuali: Pur apprezzando lo stanziamento aggiuntivo dello 0,22% per il triennio 2019-2021, NurSind evidenzia che le risorse previste per i futuri rinnovi (2025-2027 e 2028-2030) non basteranno a coprire l’inflazione. La scarsa competitività salariale rende difficoltoso l’ingresso dei giovani nel settore sanitario, specialmente per i laureati.
4. Titolo II: misure fiscali e contributive
Superamento dello Scalino Contributivo: Il sindacato valuta positivamente l’eliminazione dello scalino dell’esonero contributivo, una misura che evita l’azzeramento degli aumenti contrattuali per il personale che supera il limite mensile di 2.692 euro di imponibile previdenziale.
Le prossime mosse di NurSind
NurSind ha annunciato che, qualora le proposte avanzate non venissero accolte nel testo finale della Legge di Bilancio, si passerà dallo “stato di agitazione” alla mobilitazione della categoria. La determinazione del sindacato a valorizzare la professione infermieristica è chiara: le misure previste dal governo, per quanto orientate in parte verso un riconoscimento della categoria, non risolvono la carenza di personale né l’erosione salariale. La crisi del sistema sanitario nazionale non potrà essere sanata senza un investimento strutturale e sostenibile nella professione infermieristica, oggi più che mai pilastro della sanità pubblica italiana.