Infermieri a rischio: anche le sostanze chimiche tra gli infortuni sul lavoro
Gli infortuni sul lavoro continuano a rappresentare una piaga nei moderni ambienti professionali, colpendo lavoratori di diversi settori e professioni. Secondo l'Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO), un infortunio lavorativo è definito come “qualsiasi lesione personale, malattia o decesso derivante da un incidente sul lavoro”. Gli incidenti lavorativi vengono descritti come eventi inaspettati e non pianificati, inclusi atti di violenza, che si verificano in connessione con l'attività lavorativa.
Il Settore Sanitario in Prima Linea
Uno dei settori più esposti al rischio di infortuni sul lavoro è quello sanitario, che negli ultimi anni ha registrato un aumento significativo di casi di esposizione accidentale ad agenti biologici. La pandemia di COVID-19 ha acceso i riflettori su questo fenomeno, ma il problema non è nuovo: agenti patogeni come Mycobacterium tuberculosis e il virus dell'epatite B continuano a rappresentare una minaccia per il personale medico.
Un'analisi approfondita della letteratura scientifica mostra che la maggior parte degli studi si concentra sulle ferite da aghi e strumenti taglienti, responsabili di una larga parte delle infezioni da HCV, HBV e HIV tra gli operatori sanitari. Nonostante le misure di prevenzione adottate, il rischio rimane elevato, soprattutto per infermieri e chirurghi.
Infortuni Muscolo-Scheletrici: Un Problema Diffuso
Oltre ai rischi biologici, gli operatori sanitari devono affrontare un altro tipo di infortunio: le lesioni muscolo-scheletriche. Chirurghi, infermieri e fisioterapisti sono tra le categorie più colpite, con oltre il 50% dei lavoratori che ha sperimentato lesioni legate al proprio impiego. L’uso di strumenti manuali, posture scorrette e la movimentazione dei pazienti sono tra le principali cause di questi infortuni.
La Violenza sul Luogo di Lavoro
Un altro dato preoccupante riguarda la violenza sul posto di lavoro, con una prevalenza che varia dal 5% al 95% a seconda del contesto. Gli operatori sanitari che lavorano nei pronto soccorso, nei reparti psichiatrici e nei centri di detenzione sono particolarmente esposti a episodi di aggressione fisica e verbale. La mancanza di personale, i tempi di attesa prolungati e il sovraffollamento delle strutture sanitarie sono fattori che contribuiscono all’aumento di questi episodi.
Rischi Chimici e Sottosegnalazione degli Infortuni
Sebbene se ne parli meno, l’esposizione a sostanze chimiche come anestetici, farmaci e detergenti rappresenta un ulteriore pericolo per il personale sanitario. Tuttavia, uno dei problemi più rilevanti è la sottosegnalazione degli infortuni: molti episodi non vengono riportati, sia per la percezione errata che siano eventi di routine, sia per la paura di ripercussioni da parte del personale junior.
Nonostante la vasta letteratura sugli infortuni nel settore sanitario, molti di questi incidenti potrebbero essere prevenuti con misure di sicurezza adeguate. La formazione continua, l’implementazione di protocolli rigorosi e un maggiore supporto da parte dei datori di lavoro sono elementi chiave per ridurre il rischio di infortuni. Resta la necessità di approfondire lo studio di alcune aree meno indagate per garantire una protezione sempre maggiore ai lavoratori del settore.
Dini G, Rahmani A, Montecucco A, Kusznir Vitturi B, Zacconi S, Manca A, et al. Occupational Injuries and Their Determinants Among Healthcare Workers in Western Countries: A Scoping Review. Med Lav [Internet]. 2025 Feb. 21 [cited 2025 Mar. 6];116(1).